Le punte titolari, in effetti, contro il Pordenone non c’erano. Sau era ancora infortunato, Pavoletti non convocato per riprendere un po’ di fiato e Joao Pedro ha giocato solo metà partita (da mezzala, e pure svogliato). Melchiorri, Farias, Giannetti, Gagliano: alla fine López li ha buttati tutti nella mischia. Senza risultati. E, soprattutto, senza gol.
Ma non è una novità. Come analizza L’Unione Sarda, infatti, gli attaccanti del Cagliari sono stati straordinariamente poco prolifici in questo avvio di stagione: un gol Sau, contro il Crotone, nella prima alla Sardegna Arena; tre Pavoletti (contro Genoa, Benevento e Inter). Joao Pedro tiene a galla la baracca con quattro reti, realizzate nella sua continua transumanza tra centrocampo e attacco. Mentre non si muove dallo zero la casella dei gol segnati per Giannetti, Melchiorri (che tuttavia è rientrato in campo per soli ’65 minuti in Coppa Italia) e Farias (gran gol annullato, forse anche ingiustamente, contro la Lazio).
E non è un caso che, rispetto all’anno scorso nello stesso momento del campionato, i sardi abbiano realizzato ben nove gol in meno. Tredici reti oggi a fronte di ventidue un anno fa, quando Borriello guidava l’attacco rossoblù con cinque reti, seguito da Melchiorri e Sau a tre e Farias a una, con JP fermo ai box.
Mancanza di cattiveria? “Dobbiamo essere più cinici“, ripete spesso López prima e dopo le partite. E contro l’Inter Pavoletti, Joao e Farias ne hanno dato dimostrazione. Dire che l’attacco sia poco prolifico, specie nelle seconde linee, è un eufemismo se si pensa che Farias non segna dal 14 maggio scorso, doppietta all’Empoli, mentre Giannetti è rimasto fermo al 14 maggio ma del 2016, contro la Salernitana in B (escluso il gol durante la parentesi in prestito allo Spezia nella scorsa stagione).
E chissà che uno dei reparti che maggiormente verrà puntellato nel mercato di gennaio non sia proprio quello offensivo.