L’edizione odierna de L’Unione Sarda ripercorre quella che è stata la storia fino ad oggi in rossoblù di uno dei due ex della sfida di domenica: Bartosz Salamon. Una storia iniziata nell’estate del 2015, col ‘colpo gobbo’ dell’allora ds del Cagliari Capozucca ai danni del Pescara. Mancava solo la firma per il passaggio a titolo definitivo del polacco agli abruzzesi, con i quali in prestito aveva riscattato le due stagioni negative con le maglie di Milan e Sampdoria. Le carte però verranno depositate di lunedì, quindi il dirigente rossoblù approfitta del fine settimana per fare a Salamon un’offerta irrinunciabile.
È così che il Cagliari si assicura quello che sarà uno dei protagonisti della cavalcata per il ritorno in A. La stagione in serie cadetta è condita da 33 presenze e 2 reti, oltre che dal ritorno nella nazionale polacca, con la quale prende parte anche agli Europei. L’arrivo in rossoblù di Bruno Alves complica però le cose per Salamon, che si ritrova indietro nelle gerarchie di mister Rastelli. In A il difensore racimola solo 15 presenze, perdendo anche il posto in nazionale.
Fino ad arrivare all’estate appena conclusasi, vissuta per intero da separato in casa. Fin dal ritiro di Pejo Salamon sa che per lui in questo Cagliari non c’è posto. Però non si dà per vinto, rifiuta le proposte in arrivo da mezza Europa e mette tutto in allenamento. Non basta: Alves lascia la Sardegna per la Scozia, ma arrivano Andreolli e Romagna. Se ciò non bastasse per far capire le scelte di Rastelli, arriva anche la mancata convocazione per la sfida di Coppa Italia contro il Palermo.
Così, verso la fine della sessione di mercato, accetta la proposta della Spal (insieme a Borriello). E c’è da credere che domenica vorrà mettere tutto in campo contro il Cagliari, per far ricredere chi non ha creduto in lui.