L’incontro allo stadio Liberati è appena terminato: queste le pagelle dei protagonisti rossoblù della serata a Terni
RADUNOVIC: VOTO 6. Intuisce ma non arriva sul rigore di Falletti. Spettatore non pagante nel primo tempo, chiamato in causa maggiormente nella ripresa senza affanno.
ZAPPA: VOTO 5,5. Ritorno da titolare. Piuttosto alto in avvio, chiude sulla corsia di competenza senza infamia né lode.
Dall’84° DI PARDO: VOTO N.G.
CAPRADOSSI: VOTO 6. Arriva male su un pallone alto in area e spara fuori, è spesso nell’area ternana nella prima frazione. Corre pochi grattacapi.
OBERT: VOTO 4,5. Lo sgambetto su Partipilo costa un penalty già al 6°, che ingenuità! Normale il rendimento nel resto della gara, tuttavia la leggerezza decisiva resta.
BARRECA: VOTO 6. Si propone con buona lucidità in più occasioni, grazie a sovrapposizioni e cross. Ammonito.
DEIOLA: VOTO 5,5. Comincia con un’incursione senza successo in area avversaria, fa molto lavoro oscuro ma non entra mai nel vivo dell’azione.
VIOLA: VOTO 5. Richiamato più volte da Liverani, calcia piuttosto largo un rigore in corsa capitato sul piede sbagliato. Prestazione anonima.
Dal 66° FALCO: VOTO 6. Due tentativi mancini, prova a pescare il jolly senza riuscirci. Da premiare queste iniziative, nel grigio generale.
MAKOUMBOU: VOTO 5. Balla tra le linee, con poca efficacia e si perde con il passare dei minuti. Si fa ammonire per proteste. Impalpabile.
KOURFALIDIS: VOTO 5,5. Molto mobile: si fa respingere un buon tentativo davanti al portiere, impegnandolo più tardi anche a terra. Nei secondi 45 minuti sparisce dai radar.
Dall’84° MILLICO: VOTO N.G.
LUVUMBO: VOTO 6. Si intestardisce in un paio di occasioni, prova due volte il mancino dalla distanza. Viola non capitalizza un suo assist, almeno ha il merito di movimentare qualcosa là davanti.
Dall’87° PEREIRO: VOTO N.G.
LAPADULA: VOTO N.G. Spesso la sfera arriva in area, mai alla sua portata per poterla sfruttare. Praticamente nessun pallone giocato, impossibile dare un voto alla sua prova.
Dal 66° PAVOLETTI: VOTO 4,5. Si incarica di tirare il penalty che raddrizzerebbe la gara e lo sbaglia. Un tonfo pesante: il voto molto negativo sottolinea il peso specifico dell’errore.
LIVERANI: VOTO 4,5. Si sentono distintamente le sue urla a bordocampo, sprona senza tregua e predica velocità nella circolazione di palla: non viene accontentato. Una squadra senza nerbo, che incappa nell’ennesima gara deludente e con una pericolosità offensiva inesistente. Il risultato negativo, la pioggia, la presenza di Ballardini e Giulini al Liberati sembrerebbero suggerire un esito poco piacevole. Quadretto fantasioso o realtà? Massimo rispetto per l’uomo Liverani, ma il tecnico sembra aver perso il treno giusto – da tempo – per far uscire il Cagliari da un’infinita cappa di amarezza.
