Il direttore dello sviluppo strategico del Cagliari calcio ha rilasciato parole importanti all’edizione cartacea de L’Unione Sarda
Uno stadio da 25.200 posti, che si può ampliare a 30.000, non solo per il calcio manche ogni categoria di evento sportivo come il rugby e l’Italia. La nuova casa del Cagliari, che sabato scorso ha mosso altri passi con la presentazione del progetto al Comune, va avanti. La nuova struttura dove giocherà prevalentemente la squadra di calcio che rappresenta un’intera regione, non avrà un centro commerciale, ma un albergo 4 stelle superior con 122 camere, un ristorante panoramico sul tetto con vista sul golfo degli Angeli ed un centro benessere collegato all’hotel ma aperto a tutti, infine un’area modulabile per ospitare congressi fino a 1000 persone. A spiegare il progetto da circa 200 milioni di euro a L’Unione Sarda, il direttore dello sviluppo strategico del Cagliari calcio Stefano Melis.
VIA AI LAVORI ENTRO FNE PROSSIMO ANNO. “Una volta avviati, al termine della demolizione del vecchio Sant’Elia, tempo due anni e lo stadio si realizza con innovazione e sostenibilità, per lo sviluppo di un impianto green sono i pilastri su cui poggia il progetto di un nuovo stadio pensato per far vivere un’esperienza al tifoso. C’è sempre stata una sinergia con tutte le istituzioni, non solo quelle politiche, con il sindaco Paolo Truzzu che ha sempre cercato di accelerare i tempi, ma anche quelle sportive, la Figc, la Lega, lo stesso credito sportivo. L’obiettivo della società è quello di realizzare un impianto aperto, che viva tutto l’anno. Per questo motivo nel progetto sono previsti tanti servizi”.
