“Dobbiamo restare sempre concentrati: sostengo che la quota salvezza sia attorno ai 36-37 punti. Non bisogna mollare un centimetro nelle 10 partite finali, ci sono le ultime curve e poi il rettilineo. Vedremo che cavalli avrà il Cagliari nel motore“.
“Andiamo a Monza sapendo che si tratta di un avversario forte: saremo sostenuti da un pubblico fantastico, che ci sosterrà anche in Brianza. Nell’ultimo match, ripeto, non mi è piaciuto per niente il blackout che ha rimesso in gara i nostri avversari. La squadra di Palladino sa essere camaleontica“.
“La striscia recente di risultati ci restituisce maggiore consapevolezza, però non dobbiamo sentirci sereni. Se abbassiamo ritmo, attenzione e concentrazione, rischiamo“.
“Deve fare ognuno il suo, seguendo i compiti assegnati, anche se qua si parla di troppo amore per la causa. La generosità è importante, però è necessario sapersi gestire. Non sono io l’artefice dell’entusiasmo della piazza: i tifosi sanno che sono fondamentali. Non posso che ringraziarli. Non è facile trovare una tifoseria che ti sostenga nei momenti difficili. Proseguiamo compatti: se dovesse arrivare la salvezza, sarà un traguardo a cui tutti avranno contribuito“.
“Il mio futuro? Centriamo la salvezza: fondamentale per l’Isola, per tutti. Ho un contratto valido per un altro anno, quindi…“.
“Come sto? Sto bene. Ma io, finché non raggiungo l’obiettivo, resto asettico, freddo. Conosco il peso di tutta la squadra, so bene anche che cambi effettuare perché seguo le mie sensazioni“.
“Il caso D’Aversa? L’allenatore è preda di tanto stress, però non va bene che accadano episodi simili anche se possono capitare“.