“Su Radja ammetto che giravano mille voci sui suoi comportamenti. Io ho trovato un grande professionista e un ragazzo splendido, era uno dei pochi che riguardava la partita della domenica. Commentavamo tatticamente ciò che era stato”.
“Abbiamo discusso solo una volta: non volevo farlo allenare perché il giorno prima era stato il suo compleanno e aveva festeggiato insieme a tutta la squadra. Lui volle allenarsi comunque. Ha giocato anche mezzo infortunato e non è comune. Penso sia stato il giocatore più bravo, più forte a livello di qualità che ho allenato fin qui”.