Sono bastati 45 minuti per ricordare a tutti che oltre a Lapadula il Cagliari ha dovuto fare a meno per troppo tempo di Marco Mancosu. Il fantasista sardo non è al 100% e ha pochi minuti nelle gambe, ma se Claudio Ranieri lo ha voluto in campo lo stesso dal primo minuto contro la Salernitana qualcosa vorrà dire. Il tecnico è un grandissimo estimatore di Mancosu già dall’anno scorso e ha sempre usato parole al miele per l’esperto trequartista, pronto ora a tornare al centro dei piani.
Con lui in campo la qualità del giro palla rossoblù è notevolmente aumentata, mostrando che la strada giusta potrebbe essere quella di un 4-3-1-2 con un po’ meno corsa ma più pulizia nelle giocate. L’asse Prati-Mancosu garantisce una circolazione più rapida tra centrocampo e attacco, mentre lo spostamento di Makoumbou da regista a mezzala valorizza meglio il congolese, troppo innamorato del pallone per una posizione da due tocchi al massimo come quella del play.
La staffetta con Viola ha poi mostrato che l’idea di un trequartista in asse con un regista piace alla squadra a prescindere dall’interprete. Mancosu in quella posizione può metterci tanto del suo, perché nessuno come lui nella rosa sarda ha la linea oscura di passaggio, la sensibilità del tocco e la capacità di inventare giocate dal nulla come lui. La premiata ditta con Lapadula può davvero svoltare la stagione.