In casa Salernitana è stata una sosta all’insegna delle novità.
“La pausa è stata condizionata dal cambio in panchina tra Sousa e Inzaghi. Il portoghese aveva fatto un ottimo lavoro nella scorsa stagione, però poi il giocattolo si è rotto: esonero inevitabile. Il nuovo allenatore ha valutato al massimo la rosa nella sosta, concentrandosi in primis sulla ricostruzione delle motivazioni“.
Inzaghi, rispetto al recente passato, porterà delle variazioni tattiche?
“Pressoché certa la difesa a 4 e un centrocampo a 3 uomini: davanti opterà per la formula di due trequartisti o due ali più una punta centrale“.
La tifoseria granata ha fatto sentire la sua voce.
“Si tratta di una partita delicatissima, che vede parecchia pressione sia per la Salernitana che il Cagliari. C’è stato un incontro nei giorni scorsi tra una parte dei tifosi e la squadra al centro sportivo granata dopo l’esonero di Sousa, ora che il cambio di guida tecnica elimina qualsiasi alibi. Ai giocatori più rappresentativi è stato chiesto di assumersi le proprie responsabilità“.
Capitolo Cagliari: come reputi la squadra rossoblù?
“Grande rispetto per Ranieri, dal punto vista umano e sportivo. I sardi rappresentano una compagine ugualmente in difficoltà, però sostengo che la rosa sia stata costruita in maniera non omogenea. Il mix tra nomi importanti e qualche scommessa ha faticato per rendere al meglio. Non sono convinto nemmeno dal valore del parco portieri. Ranieri ha grande esperienza e conoscenza pure emozionale per far risalire i rossoblù: partire con zero vittorie dopo 8 incontri è pesante per chiunque. Temo il tecnico romano, che sa come fare in qualsiasi situazione. Se verrà sostenuto dalla società, arriverà all’obiettivo richiesto“.