PERCORSO. Pavese classe 1940, Bruno Giorgi fu giocatore di discreto livello in gioventù vestendo le maglie di Reggiana e Palermo (17 presenze in A nel 1962-63). Da Reggio Emilia partì pure la sua parabola in panchina a metà anni Settanta, con tante esperienze in provincia. Ha il merito di lanciare a Vicenza un certo Roberto Baggio… Il debutto in A con il Brescia 1986-87, poi la sfiora a Cosenza: un exploit che gli apre le porte della Fiorentina nel 1989. Arriva alla semifinale Uefa – i viola cadranno poi nel doppio ultimo atto con la Juventus – prima dell’esonero poi guida Genoa e Atalanta.
UN UOMO PERBENE. Viene chiamato da Cellino per sostituire Radice a Cagliari agli inizi della stagione 1993-94 e vive la cavalcata europea che si spegne contro l’Inter a un passo dalla finalissima: gli appassionati ricordano con affetto la corsa al 3-2 di Pancaro nella gara d’andata al Sant’Elia, sulla pista d’atletica, in una serata indimenticabile. Un signore d’altri tempi, dal profilo umano di notevole spessore, che chiuse la carriera a Cagliari nel 1996 con una salvezza. Un male incurabile lo portò via 13 anni fa.