Nell’estate del 1982, il Cagliari si appresta a disputare il campionato di Serie A. Dal ritiro, il tecnico Gustavo Giagnoni dice la sua sul nuovo acquisto Victorino
RITIRO. Il Cagliari, in preparazione al campionato di Serie A 1982-83, si reca in ritiro a Forza Canapine, sull’Appennino Umbro-Marchigiano. Sulla panchina dei sardi il tecnico Gustavo Giagnoni il quale, intervistato dal quotidiano La Stampa, dice la sua anche sul primo straniero rossoblù dalla riapertura delle frontiere: l’attaccante uruguaiano Waldemar Victorino. Sull’apporto del sudamericano, l’allenatore si mostra molto ottimista. Il gruppo si sarebbe trasferito in seguito ad Abbadia San Salvatore (Siena), per la seconda parte del ritiro.
AUSPICIO. «Con Victorino sono tranquillo. È un uomo che i gol li ha sempre fatti e quindi sono sicuro che non deluderà. Certo, dovrà funzionare tutta la squadra perché un uomo da solo, per forte che sia, non può determinare granché. Ed il Cagliari si baserà proprio sul collettivo, sulla manovra di tutta la squadra». Purtroppo per lui, e per la compagine isolana, Victorino non avrebbe mai trovato la rete nelle 10 apparizioni in Serie A e lo stesso Giagnoni lo avrebbe giubilato dopo un’imbarazzante amichevole a Iglesias. El Piscador è passato alla storia come “il” bidone per antonomasia nella storia del Cagliari.