
Il centrocampista è tornato a calcare il terreno di gioco solo venerdì da dicembre, eppure è a disposizione già da un mese
RIECCOLO. Appena 4 minuti contro l’Ascoli, ma di sicuro il ritorno in campo è una nota positiva. Alessandro Deiola continua la sua risalita nelle gerarchie rossoblù dopo due mesi di assenza per infortunio tra dicembre e febbraio, periodo che ha coinciso con il cambio di guida tecnica e non solo. Infatti, nel tempo in cui è rimasto fuori, Ranieri ha confermato la fiducia a Kourfalidis e rispolverato Lella in qualità di jolly, mentre hanno consolidato la loro posizione Rog (a singhiozzo tra infortuni e cartellini) e Mokoumbou.
Per Deiola gli spazi si sono quindi ridotti e dopo tre panchine di fila c’è stato finalmente il rientro in campo. Ranieri non ha voluto affrettare il suo recupero, a differenza di quanto fatto con Rog e Mancosu a cui ha riservato decisamente più minutaggio nel percorso di riatletizzazione. Un segnale di quanto al momento il mister non sia rimasto folgorato dal centrocampista di San Gavino che dovrà quindi lavorare tanto per rientrare nei radar.
Da capitano a ultima scelta. Una parabola discendente che Deiola dovrà cercare di invertire, soprattutto perché il suo pieno recupero sarà fondamentale in un’ultima parte di campionato in cui la profondità della rosa può fare la differenza. Deiola è un top player per la categoria, nonché uno dei leader dello spogliatoio. Una risorsa che Ranieri non vuole certo perdere per strada, ma servirà il 110% in allenamento per convincere il mister. La concorrenza nel ruolo d’altronde è tanta e agguerrita.
