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Esclusiva – Corti: “Sogno Cagliari e Ascoli a braccetto in Serie A”

Portiere tra i più grandi nella storia del Cagliari, protagonista di ottime annate in Sardegna e poi ad Ascoli Piceno: per presentare il match di lunedì, intervista esclusiva a Roberto Corti

Il Cagliari sta ancora cercando la propria dimensione e, soprattutto, un sistema di gioco che calzi bene alla sua rosa. Meglio prima che poi, anche grazie a un parco giocatori valido, troverà la quadra. L’Ascoli, che vanta il suo blasone per una lunga militanza in massima serie, potrebbe avere ugualmente delle ambizioni di alta classifica. Auguro a entrambe di arrivare a braccetto in A a fine stagione. Che sia una bella partita“.

Cagliari mi ha costruito e lanciato nel grande calcio. Naturale che rappresenti un luogo indimenticabile per me, eravamo giocatori giovani in cerca di affermazione. Nelle Marche ho trovato continuità dopo il periodo sardo, risalendo in A con Vujadin Boskov. Ottimi ricordi con la maglia bianconera, che ho indossato per cinque stagioni“.

Su Facebook resto in contatto con tanti appassionati, soprattutto rossoblù. Ho sofferto alla fine della scorsa stagione, a causa della retrocessione: mi è venuto da piangere. Cagliari è nel mio cuore, tuttora ho tanti amici. La considerazione dei tifosi nei miei confronti dopo così tanti anni? Mi fa molto piacere, significa che ho lasciato un bel ricordo ai signori che oggi hanno 50-60 anni, i ragazzini di allora. Quando venivano a vedere i nostri allenamenti, mi faceva un piacere immenso. Così come giocare al Sant’Elia, a volte pieno fino a 60.000 spettatori. Vedere l’impianto in quelle condizioni, oggi, mi fa tanta pena. Spero che costruiscano un impianto nuovo, soprattutto per l’intera Sardegna“.

La questione portieri a Cagliari è particolare. Radunovic, per la categoria, dà abbastanza garanzie e tranquillità. Ma tra Serie A e B c’è grande differenza… Peccato per l’infortunio di Ciocci. Mi sono messo nei panni di Aresti durante la gara di Coppa a Bologna, non ha demeritato nonostante mancasse da tanto tempo sul campo. Può farlo anche lui il sostituto di Radunovic, fisicamente l’ho visto bene. Nel futuro, chissà se possa rientrare Cragno (‘Un peccato, dopo quello che ha fatto, vederlo in panchina a Monza’) o arrivare un Carnesecchi per esempio, che anche lui non gioca nella Cremonese. Spero che il Cagliari torni dove merita, mi fa una rabbia…“.


IL PROFILO.

Roberto Corti è nato a Treviglio (Bergamo) il 28 ottobre 1952: fra pochi giorni arriverà dunque al traguardo delle 70 candeline. Portiere di ottime qualità individuali e rendimento affidabile, ha raggiunto l’apice della carriera a Cagliari quando diceva la sua tra i migliori numeri uno della Serie A: i quali allora si chiamavano Zoff, Bordon, Giovanni Galli, Paolo Conti… Dopo l’ottima parentesi sarda, a cui è forse solo mancata la convocazione in azzurro, cinque annate ad Ascoli Piceno – con la vittoria nella Mitropa Cup 1986-87 – prima della conclusione alla Cavese nel 1989. Con il Cagliari 153 gare di campionato, 88 in bianconero: ha conquistato la promozione in massima serie con entrambi i club.

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