Calcio Casteddu
Sito appartenente al Network

IL DRIBBLING DI… Mario Frongia. Il Venezia piazza il poker al Cagliari

Sconfitta extralarge, squadra in bambola, ripensamento globale obbligato. I rossoblù affondano e la tifoseria contesta tutti

Un disastro senza se e senza ma. Il doppio dei punti (10 a 5), la rabbia nel solo sentire il nome degli avversari. Ma anche tanta voglia di dimenticare la sconfitta interna con il Bari in un mese e poco più che dirà abbastanza chiaramente cosa vorrà fare il Cagliari da grande. Alla vigilia si è respirata un’aria che prometteva bene. Ma è andata al contrario. E anche peggio. Dopo due sconfitte di fila in casa, senza girarci troppo attorno, si segnala l’apertura di una vera e propria crisi. Il 4-1 del Venezia alla Domus è una coltellata che fa molto male. Alla classifica, alle certezze, poche, ai singoli e al club. Per non parlare dei tifosi: la Nord ha accompagnato il poker dei veneti con la solita sequela di insulti per il patron. La squadra ha avuto lo stesso trattamento. Premesso che in B bastano quattro gare di fila giocate almeno senza perdere per stare con il gruppone di mezzo, la sconfitta mette a nudo progetto e ambizioni. Troppo presto per trarre giudizi e rimarcare i tempi giusti, per capire, ce ne fosse ancora bisogno, che la B è una giostra infernale.

Nuovo modulo, un baratro. Liverani ha modificato l’assetto e ha fatto giocare Barreca dal via: né carne né pesce dall’ex Toro, dopo un’ora gli subentra Obert. Per il resto, ha vinto il presidentissimo: Pereiro e Deiola in campo dal via. E come quasi sempre, il risultato gli ha dato ragione! Nella scelta, il tecnico avrà sicuramente tenuto conto delle condizioni di forma e dinamismo di Viola e Makoumbou, reduce dalla nazionale, come Lapadula. Ma il desiderato societario, comunque la si rigiri, è andato a segno. Con risultati inenarrabili. Giusto per fotografare lo stato dell’arte, in panca si sono accomodati Carboni, Di Pardo, Dossena, Obert, Lella, Makoumbou, Viola, Falco (che darà il cambio a Pereiro, inguardabile o poco più), Luvumbo, Millico e Lapadula. Il Venezia di Javorcic è affamato di punti. Ma il bersaglio risalita, per ora, è lontano dalla realtà e dai sogni.

Cazzima cercasi. Per andare in A serve ben altro. C’è tempo, vedremo. Ma butta male, molto male. Javorcic contro Liverani, sfida tra le due retrocesse. Squadre che, viste ieri, lasciano a desiderare. Entrambe con poco coraggio. L’allenatore di casa, chiamato a dare forza in attacco ai suoi – e forse le due punte affiancate andrebbero provate -, fa le cose a metà. Un Cagliari d’attacco, in casa, costruito per risalire, non può cincischiare. Né difettare in personalità. Il che non significa buttarsi in avanti a testa bassa o giocare con cinque attaccanti. Ma avere più uomini sopra la palla e una densità diversa dal centrocampo in su, premia. Assieme a una presenza in area significativa e alla maggiore rapidità nelle giocate utili a finalizzare, si può crescere. Manovra, coraggio e leadership, vere lacune di questo gruppo. Assieme alla concentrazione, specie dietro, e al mix indispensabile per provare a vincere: autostima e fiducia.

Poca tempra, nessuna reattività. Il Venezia è partito meglio, anche per gestione della palla, determinazione, visione. Il Cagliari meno preciso e quasi attendista. Poi, la reazione. Anche sulle palle sporche. Ma oltre a una manciata di corner, e una deviazione di testa di Deiola, sono stati gli ospiti a creare le occasioni ghiotte, palo incluso. Nei primi 25′ la fisicità è stata solo delle maglie bianche. Male. Le uniche fiammate, dai piedi di Mancosu e Rog. Poca roba e il modulo non c’entra. Pavoletti boa, con Pereiro e Mancosu alle spalle è la nota tattica: il 4-3-3 va in soffitta. Il Venezia parte con un 3-5-2 anomalo: Cuisance va dove gli pare, idem Zampano. Con  il centravanti finlandese Pohjanpalo, ex Bayern Leverkusen, che va anche dietro a prendere palla e mette in croce Altare e Goldaniga. Poi, ci pensa Marco Mancosu: sassata di destro su punizione. 1-0. Un segnale interessante.

Una ripresa orribile. Liverani, come prima mossa del secondo tempo, lascia negli spogliatoi Rog, abbastanza evanescente, e riparte con Makoumbou. Il pareggio di Pohjanpalo ha gelato gli animi. Rete di testa su palla ferma, errori individuali e di squadra che si sommano e danno la sintesi del ko. Dopo un’ora è arrivato l’esordio di Falco, per Pavoletti. Mentre Lapadula ha dato il cambio a Pereiro: le sostituzioni dicono tanto sulla qualità dei singoli e su quanto potranno dare al collettivo. Ma i risultati sono stati deludenti. La Domus ha sommerso di fischi i rossoblù, e il tecnico, meritati. Poi, Javorcic ha mandato in campo Tessmann e Cheryshev: il russo, ex Valencia ha segnato una doppietta che ha ribaltato la partita. Poi, completa la mazzata Haps, ex Feyenoord, in contropiede: Venezia 4 Cagliari 1 con rapida uscita dalla zona play-off. Ancora una volta la poca pressione, le marcature preventive, le disattenzioni difensive hanno disegnato un Cagliari che prende gol e fa fatica a segnare. Una forbice da incubo. E il gioco, i movimenti, la gestione del pallino sono ancora troppo frammentarie. Purtroppo, le valutazioni positive degli esperti e degli osservatori andranno riviste al ribasso. La rosa è buona, ma, come segnalano tanti tifosi, la mentalità e le strategie sono deboli. E gli acquisti, da aspettare con pazienza, confermano una scia negativa. Crisi aperta, dunque. Da superare con il lavoro. C’è ancora tanto da giocare. Ma adesso è buio pesto. E sono passate appena sette partite.

 

Subscribe
Notificami
guest

182 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

Nove mesi dopo a Venezia finisce ancora 0-0. Pallino dei rossoblù, con l’uomo in più...

Una solida prova difensiva in dieci non basta per vincere a Bari. I pugliesi pareggiano...

L’1-0 sul Benevento, con un uomo in meno, dà fiducia e autostima: elementi chiave nella...

Dal Network

Le dichiarazioni, di presentazione, di Alessio Dionisi alla vigilia di un match importantissimo contro il...
La Lega Calcio ha modificato l'orario di start della partita valevole per la 19°giornata di...
Il centrocampista, convocato anche da Spalletti si racconta a SportWeek in avvicinamento al match della...
Calcio Casteddu