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Mancosu: “Indossare la maglia del Cagliari è per me un orgoglio indescrivibile”

Il centrocampista rossoblù a ruota libera su Radiolina. “Cosa mi è mancato della Sardegna? Il Poetto e…le pizzette”

Un ritorno a casa quanto mai gradito per Marco Mancosu. Il giocatore del Cagliari, ex Spal, ha riabbracciato la sua terra e tutto ciò che gli è mancato in tutti questi anni. Il ricordo, però, considerata la gara in programma sabato, corre subito a una sfida amara.

Ricordo quel Venezia-Cagliari“, spiega Mancosu, “mi trovavo in un ristorante a Ferrara insieme ad alcuni amici. Io l’ho vissuta in modo più distaccato, certamente per i miei compagni è stata molto peggio. Di certo ero incredulo, non mi capacitavo di ciò che stava accadendo. Dentro lo spogliatoio si sente l’aria della gara col Venezia, qualche mio compagno se l’è segnata in modo più marcato. Lagunari in difficoltà? Non mi fido di certo, in Serie B non ci si può fidare di nessuno. La sconfitta col Bari? È stata una giornata storta, il pareggio sarebbe stato più giusto. In queste due settimane abbiamo lavorato su aspetti tattici anche se mancavano diversi compagni. Il mister sta cercando di farci migliorare su alcune cose. Come mi presenterei a chi non mi conosce? Centrocampista offensivo, è questo il mio abito. Cosa chiede Liverani? Vuole indurci a farci ragionare per facilitarci il compito in campo. Il ritorno a casa? Per mia madre è stata una bella sorpresa, quando però i miei vengono allo stadio c’è molta ansia! C’è stata comunque una bella festa. Ciò che mi è mancato sono le pizzette al taglio, dove vivevo non esistono proprio! Poi il Poetto, mi è mancato tantissimo: una passeggiata, un caffè…bellissimo. Ma devo dire che indossare la maglia del Cagliari è per me un orgoglio indescrivibile. Come nasce l’idea della maglia numero 5? L’8 (il mio numero preferito) non era disponibile, qualcuno mi ha suggerito di prendere la 5, ma sapevo del peso di questa maglia. Io e Daniele Conti, con cui ho giocato, ci siamo sentiti: lui è stato felicissimo di questa possibilità, e allora ho deciso. Nainggolan? Per me è il più forte con cui mi sia mai allenato, purtroppo non ci ho mai giocato, mi sarebbe piaciuto tanto. E poi è una persona vera. Le squadre più forti in Serie B? Genoa, Parma a livello di nomi, poi Reggina, Brescia e Frosinone. Il lutto del tecnico? È stata certamente una brutta botta per lui, ma sta facendo di tutto per non farci pesare la cosa”.

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