Le parole dell’ex tecnico rossoblù, che ricorda con tanta delusione la sua esperienza in Sardegna. “Rossoblù tra i favoriti per la promozione in A”
Ricorda sempre con piacere quei mesi in rossoblù. Ma l’esperienza di Walter Zenga al Cagliari, in pieno lockdown, ha avuto un epilogo amaro, culminato con la non conferma e l’ingaggio di Eusebio Di Francesco. Sappiamo tutti poi come andò a finire.
“Qual è il primo flash che mi torna in mente pensando alla mia esperienza al Cagliari? Delusione“, spiega Zenga sulle pagine de L’Unione Sarda, “due mesi e mezzo di lockdown, tredici partite in quaranta giorni, la salvezza. Mi sarei aspettato di poter ripartire, ma è andata diversamente. Stavo bene, sarebbe stato bello anche avere i tifosi, ci sono rimasto male. Che considerazione posso fare dell’ultimo campionato dei rossoblù? Non entro nel merito, ma fa riflettere che la Salernitana si sia salvata con 31 punti. Sarebbe bastato uno sforzo, un qualcosa in più per evitare la retrocessione. Se mi avessero richiamato sarei tornato, e sarei restato anche in B per dare continuità. Quando c’ero io, la squadra arrivava da tredici partite senza vittorie e giocammo tredici partite in poco più di un mese. Recuperai Walukiewicz e Faragò, Mattiello e Ragatzu giocarono sempre, esordirono Ladinetti e Carboni. Ho solo bei ricordi. La B come una A2? Sicuramente, ci sono tante squadre che puntano alla promozione in A. Il Cagliari è tra queste”.