L’ex attaccante del Cagliari Sandro Tovalieri, in Sardegna nella stagione 1996-97, racconta in esclusiva ai nostri microfoni la sua opinione sul momento rossoblù. E non solo: il Cobra si sofferma anche su due piazze importanti vissute in passato, Roma e Bari
CAGLIARI. “Il prossimo campionato di Serie B che attende il Cagliari sarà molto competitivo, composto da diverse squadre ben attrezzate. Di solito, sulla carta, chi retrocede dalla A ha i favori del pronostico per tentare la risalita immediata. Ma si tratterà di una A2… Non è facile riuscire nell’intento, in questo caso, anche perché nella piazza cagliaritana si è sviluppato un certo malcontento: l’entusiasmo dei tifosi si è spento. Auguro alla dirigenza rossoblù di costruire una squadra competitiva, perché lo meritano la terra e la gente sarda“.
ROMA. “La Roma ha vissuto una stagione molto buona, con il trionfo in Conference League e il piazzamento europeo per il 2022-23. L’arrivo di José Mourinho, tecnico molto carismatico, ha portato maggior consapevolezza a tutto l’ambiente. Sono sicuro che i giallorossi metteranno insieme una rosa di spessore per affrontare il nuovo campionato e togliersi soddisfazioni ancora maggiori. Ci sono tutti i presupposti per parlare di una proprietà seria ed economicamente forte. Poi, sappiamo bene che l’unica risposta potrà fornirla il campo“.
BARI. “Una grande rinascita dopo il fallimento, evento da cui non è mai facile risollevarsi. La società ha effettuato investimenti importanti, contribuendo a risollevare una piazza calda come quella barese. Non sottovaluterei i pugliesi per le zone alte della classifica: chi arriva da una promozione, e lo abbiamo visto negli ultimi anni, può beneficiare di un entusiasmo da giocare come carta sorpresa. Di sicuro, Bari merita di tornare su certi palcoscenici. Questione anche di blasone e tradizione, e in questo discorso inserisco pure Cagliari, Genoa e Parma“.
IL PROFILO.
Sandro Tovalieri è nato a Pomezia (Roma) nel 1965. Punta di grande efficacia sotto porta, fu ribattezzato Cobra per gli attacchi velenosi alle reti avversarie. Non è riuscito a sfondare nella Roma, iniziando un lungo giro d’Italia sempre all’insegna del gol. Le migliori soddisfazioni in Serie A le coglie a Bari, poi a Cagliari… si ricordano ancora le sue lacrime dopo la retrocessione del 1997 e il maledetto spareggio contro il Piacenza. Con le sue reti cercò di salvare i sardi, senza riuscirci. Nella sua carriera ha segnato 48 reti in massima serie e quasi 150 nell’intera parabola agonistica, vestendo i colori di dodici società.