Il dg del club rossoblù è intervenuto in mattinata alla presentazione del restyling del marchio Isola della Regione Sardegna
L’assessore regionale al Turismo, Gianni Chessa ha presentato questa mattina il nuovo marchio Isola per la promozione dell’artigianato e del territorio sardo. “Abbiamo puntato a rafforzare il concerto di ciò che vogliamo valorizzare – ha affermato – Con gli investimenti al 40% a fondo perduto per gli artigiani abbiamo dimostrato la nostra attenzione per una categoria coraggiosa che sta superando un momento difficile. Noi li sosterremo e metteremo più risorse. Questo è il momento di investire”. Il marchio Isola nasce nel 1956 per la biennale dell’artigianato di Sassari, mentre 43 anni dopo (1999) viene depositato per la prima volta all’ufficio marchi e brevetti.
PASSETTI. Tra i presenti all’evento anche il DG del Cagliari, che si è detto “Orgogliosi come Cagliari Calcio, che nel mondo raggiunge circa 50 milioni di contatti all’anno tra tv, media di vario genere e social, di portare in giro il valore e la tradizione dell’artigianato sardo, un’eccellenza forse delle più nascoste. Delle nostre splendide spiagge e del mare ne parlano tutti, purtroppo dell’artigianato meno. Sempre come Cagliari Calcio abbiamo usato gli oggetti, quando ci si scambiano i gagliardetti con gli altri club che incontriamo attraverso i loro capitani, abbiamo poi allestito lo sky box alla Unipol Domus con gli stessi oggetti dell’artigianato, cosa unica in Italia. Sempre nel nostro stadio c’è una mostra”.
“Inoltre abbiamo fatto eventi a Milano e a Firenze negli ultimi anni. Posso annunciare che nei prossimi tre anni ci saranno degli altri eventi che presenteremo in un’apposita conferenza stampa. Lavorare sul marketing ha una grande importanza. Per molti può apparire come una cosa superficiale e invece posso assicurare che non lo è affatto. Puoi avere tutti i contenuti più belli del mondo, ma non sai come comunicarlo in modo unico e impattante, oppure sempre loghi, risulta difficile essere seguiti o avere attenzione, soprattutto da chi sta dall’altra parte del mondo”.