Il gol di Ragatzu, che ha sbagliato anche un rigore, non spezza la serie di non successi al Nespoli che durava dal 23 gennaio
L’Olbia manca ancora la vittoria al Nespoli. La Vis Pesaro, sorniona tutta la gara, pareggia 1-1 in pieno recupero. Per i bianchi quinto pareggio di fila e obiettivo play-off ormai nel cassetto. Dunque l’ultima gioia casalinga continua ad essere datata 23 gennaio. Ovvero l’1-0 alla Lucchese, mentre in trasferta gli isolani un mesetto fa vinsero sul campo del Modena in corsa per andare in Serie B.
IL MATCH. I bianchi si portano subito in attacco e pericolosi (12’) con Travaglini, che impegna alla parata Farroni. Col passare dei minuti prendono coraggio gli ospiti, ma Ciocci non è mai impegnato al contrario del collega di reparto operoso alla mezz’ora su Lella. Due minuti dopo sigla Ragatzu, grazie guizzo in velocità su imbeccata di Travaglini. Per l’ex Cagliari sigillo numero 11 in stagione. 38’: rigore concesso per fallo di Di Sabatino ai danni di Mancini. Dal dischetto però Farroni intuisce il tiro di Ragatzu e allontana la sfera in respinta. I galluresi, nonostante il mancato raddoppio, non si scompongono e continuano a fare la gara e vanno ancora al tiro con capitan Pisano al 14’ del secondo tempo, certificando la supremazia in campo.
A ravvivare gli ospiti Marcandella, entrato a gara in corso, ma al tiro ci va ancora l’Olbia col rientrante dalla squalifica Udoh al 21’. I due tecnici inseriscono forze fresche, con Canzi che ovviamente punta al raddoppio dei suoi per chiudere l’incontro, e Banchini che spera nel pareggio. A 7’dalla fine super intervento di Farroni, il quale con la mano di richiamo, toglie il pallone indirizzato in rete da Ragatzu dal limite dell’area. Al 43’ Ciocci evita il pareggio con un miracolo intervento su Cannavò. La beffa è in agguato: al 47′ infatti pareggia Marcandella, che infila la porta isolana con gol fantastico da circa 25 metri, imparabile.
LE PAROLE DI CANZI. “Le partite durano 95 minuti, nessuno ha pensato che la partita fosse finita, ma bisogna sempre ricordarsi che in campo c’è sempre un avversario. A volte è capitato a noi di rimetterla in piedi, a volte siamo stati beffati, come oggi. Certo, oggi, paghiamo un prezzo alto in una partita in cui non abbiamo mai rischiato niente. Non siamo stati cinici quando potevamo chiuderla e il loro portiere si è superato. Pensavo e speravo che la partita pareggiata nei minuti finali a Carrara ci avesse tolto un po’ di timore. Ma le scelte le faccio io e io sono il primo responsabile“.
“Adesso dobbiamo lottare per un obiettivo molto chiaro: la salvezza. Questo era l’ultimo crocevia della nostra stagione per provare a portarci nella parte sinistra della classifica, ce l’abbiamo messa tutta e dispiace tanto non esserci riusciti. Questa squadra ha dato una continuità di prestazione quasi assoluta, ma aver vinto solo due partite nel girone di ritorno ha creato il gap che vediamo“.