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Rossettini: “Cagliari, legame forte. Ricordando Davide Astori”

L’ex difensore del Cagliari Luca Rossettini, ospite della trasmissione radiofonica “Il Cagliari in diretta” su Radiolina, ha parlato del passato e del presente rossoblù

Da agosto alleno l’Under 17 del Padova, con cui giochiamo il campionato Allievi di Serie C. Un’avventura inaspettata, avrei voluto giocare un altro anno. Soprattutto per aver mancato la promozione in B all’ultimo, resta l’amaro in bocca. Mi sono lanciato in questa nuova esperienza, dopo aver chiuso idealmente il cerchio con il calcio giocato nella città dove tutto era iniziato“.

Mia figlia Sofia è nata a Cagliari, quindi il legame con la città resta e resterà forte. Lei è per metà sarda: da due anni non riusciamo a venire in Sardegna, però desideriamo tornare presto per rivedere una terra meravigliosa e gli amici che io e mia moglie abbiamo lasciato“.

La tappa rossoblù è stata fondamentale. Ho compreso subito che indossare la maglia del Cagliari significava quasi vestire i colori di una Nazionale. Una percezione forte. Pur con alti e bassi, è stato un grande piacere. Dopo la scomparsa di Davide Astori, sono ancora più attaccato a Cagliari per i ricordi che mi legano a lui. Un’esperienza davvero importante“.

Il mio addio a Cagliari con una lettera ai tifosi? Arrivò alla fine di un’annata culminata con la retrocessione. Rinnovai per tre anni, però fu una stagione dolorosa in cui mancammo la salvezza di poco. Poi determinate cose non erano andate nel verso giusto e io non mi sentivo con la mente sgombra per ripartire dalla B con gli stimoli giusti. Così le nostre strade si sono divise. Poi la squadra, con diversi giovani, è fortunatamente risalita subito“.

Lovato viene da Padova e avuto inizialmente un percorso tortuoso. In questo momento ha trovato una dimensione che gli appartiene. All’Atalanta c’è un ambiente importante, difficile. Ma a Cagliari ha preso in mano la difesa da subito e ha dimostrato il suo valore“.

Ho seguito pochissimo il Cagliari nel girone d’andata, ma in generale il calcio. Anche perché è nato il mio quarto figlio e il lavoro con i ragazzi mi impegna tanto. I rossoblù hanno recuperato tanti punti, però la lotta salvezza vede concorrenti molto agguerrite. Bisogna macinare risultati, lottando fino alla fine“.

João Pedro è cresciuto davvero tanto. Pavoletti non ha giocato con me, ma la salvezza passa soprattutto dai loro gol e da una difesa il più solida possibile. Il Cagliari non deve mollare la presa e dare positività a tutto l’ambiente“.

Leonardo, il primo anno della gestione Giulini, lo incontrai da avversario a Sassuolo. C’era anche Acerbi e parlai con lui: consigliò di acquistarlo, per il poco spazio che trovava in neroverde e la sua grande capacità nel gioco aereo“.

Un caro saluto e un abbraccio a tutti i tifosi cagliaritani“.

 

 

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