Nel giorno del suo 53esimo compleanno abbiamo sentito l’ex attaccante rossoblù: il suo pensiero sulla situazione attuale della squadra di Mazzarri e sul problema tornato in primo piano negli ultimi giorni
Non certo un personaggio banale, tutt’altro. E anche le sue parole sono sempre meritevoli di attenzione. Luis Oliveira, che proprio oggi compie 53 anni, parla della situazione attuale del Cagliari come tifoso, e di come ha vissuto il problema razzismo quando calcava i campi di calcio in giro per l’Italia. Raccontando l’episodio che più gli fece male, quella volta a Sassari con la maglia del Muravera. CalcioCasteddu lo ha sentito in esclusiva.
“La situazione Cagliari? Diciamo che pensavamo di esserci messi al riparo con gli ottimi risultati dell’inizio del girone di ritorno”, spiega Oliveira, “ma ora è tornata la paura di prima, speriamo possa tornare presto la squadra che ha fatto bene a gennaio e febbraio. Non so cosa possa essere successo in quest’ultima fase ma il Cagliari si salverà, anche se con molta fatica”.
“Razzismo a Cagliari? Non voglio entrare nelle polemiche degli ultimi giorni“ prosegue Lulù, “non sono bene informato, non so cosa sia successo. Posso dire però che quando arrivai a giocare in Italia qualche problema c’è stato: in alcune piazze del Nord Italia, i buu si sentivano. Non so se fosse per la paura dei tifosi quando prendevo palla, però si sentivano. Uno dei momenti più brutti l’ho vissuto a Sassari quando giocavo col Muravera: insulti, bucce di banana, buu: lì i tifosi si sono comportati davvero male. Io ho sempre cercato di punire queste persone con i miei gol. A Cagliari però non è mai successo nulla di tutto ciò“.