L’indice di liquidità sarà di anno in anno più stringente, fino ad avvicinarsi al parametro di 1: ovvero non si potrà spendere più di quanto si guadagna
Oggi, sul tavolo del consiglio della Federcalcio ci sarà una questione urgente che sta agitando i club di Serie A: l’indice di liquidità. Questo parametro fino a oggi serviva solo a limitare il mercato agli spendaccioni, mentre da ora in poi chi non rientrerà nelle sue maglie non potrà iscriversi al campionato. Per impedirlo i club hanno eletto Lorenzo Casini, espressione dell’ala più contraria a Gravina, presidente della Federcalcio, il quale ritiene l’indice di liquidità la sua riforma principe, con cui dare stabilità al movimento e impedire ai club di contrarre nuovi debiti. L’indice di liquidità è il rapporto tra attivi e passivi a breve delle società. Si può sbloccare o con la cessione di giocatori o con un’iniezione di capitale dell’azionista. O si vende o si versano i soldi.
LA SITUAZIONE ATTUALE. Almeno tre squadre di Serie A farebbero fatica a iscriversi al campionato, Lazio e Genoa, fuori rispettivamente per 28 e 32 milioni, e la Sampdoria. Almeno 6 club sono invece a rischio. Va ricordato che, Dal 2024 saranno applicati criteri simili, anche più severi, dalla Uefa. Dunque l’indice di liquidità sarà di anno in anno più stringente, fino ad avvicinarsi al parametro di 1: ovvero non si potrà spendere più di quanto si guadagna.