Il centrocampista è ancora indisponibile, ma la sua presenza nella volata salvezza è imprescindibile: è l’unico che può davvero fare la differenza
L’ultima apparizione risale a Roma-Cagliari, poi niente più. Nahitan Nandez è fermo ai box da ormai due mesi e ancora non si vede la luce in fondo al tunnel. L’ultimo aggiornamento era arrivato per bocca di Walter Mazzarri: il tecnico, nella conferenza stampa di due settimane fa, aveva previsto un suo rientro in gruppo il martedì successivo, quello prima della gara contro la Lazio. Ciò non è avvenuto, e la situazione inizia ad assumere i contorni di un vero e proprio caso.
In questo campionato sono state davvero poche le sue presenze: appena 17, collezionando 2 assist, 0 gol e 3 ammonizioni. Una stagione disgraziata, insomma, che si spera possa trovare nel finale la sua rivalsa.
Prosegue, secondo il report quotidiano della società, il suo recupero con un lavoro personalizzato, ma ora si spera davvero che l’uruguaiano possa rientrare al più presto a dare una mano a una squadra che sembra aver perso nuovamente la bussola. I suoi cambi di ritmo sono fondamentali per un Cagliari che manca in giocatori capaci di fare la differenza: e lui è uno di quelli. La salvezza passa anche (e forse soprattutto) dal suo ritorno in campo.