Prova di maturità per i bianconeri di Allegri. Per i blucerchiati la situazione resta difficile
La Juventus continua la risalita in classifica. A Marassi il 3-1 sulla Sampdoria è segnale importante alle avversarie Champions, Villareal compreso
IL MATCH DI MARASSI. Ospiti in vantaggio 2-0 all’intervallo, col vantaggio al 23’ nato sul tiro di Kean, col tocco errato di Yoshida che inganna il suo portiere. I blucerchiati, che ci avevano già provato senza fortuna con Candreva un minuto prima dello 0-1, non sono fortunati neanche con Sensi al 29’, subiscono un’altra marcatura stavolta con Morata su rigore, concesso per fallo di Colley su Locatelli al minuto 33. I padroni di casa accusano il colpo e vanno al riposo sotto di due reti. In apertura di ripresa (5’) Yoshida vuol farsi perdonare l’autorete, ma di testa, manda il pallone fuori di poco.
Cerca di rientrare in partita l’undici di Giampaolo, con Caputo che va vicino alla siglatura al 20’, poi usufruisce di un rigore (28’) per fallo di mano di Rabiot sul tiro di Candreva. Ma dal dischetto Szczesny. Si oppone all’ex Inter. Sabiri, entrato nel corso del secondo tempo, rianima la sua squadra e i tifosi, spendendo il pallone in rete a 5’ dalla fine, sulla deviazione con la schiena di Morata. Che di testa, al 43’, segna il 3-1 che chiude i giochi obbligando sulla zuccata Falcone in uscita toccando la palla col piede. La Juventus continua al risalita in classifica. Per la Sampdoria un’altra sconfitta, la terza di fila.