Sotto di una rete e ultimi in classifica con un piede in Serie B, i gol di Matri e Conti per il 2-1 furono l’inizio di una clamorosa rimonta salvezza dei rossoblù
Ci sono partite che resteranno indelebili nella storia di un tifoso di calcio, come accadde per Italia-Germania 4-3 nel mondiale in Messico del 1970. Per i tifosi rossoblù l’emozione (oltre allo scudetto vinto da Riva e compagni) l’avvenimento è solo uno: Cagliari-Napoli 2-1, con una data ben precisa ovvero il pomeriggio del 27 gennaio 2008.
FINALE PAZZESCO. Dopo un primo tempo a reti bianche, la gara si mette male per gli uomini di Ballardini, sotto nel punteggio al 12′ quando (sul cross dalla sinistra di Bogliacino) Hamsyk è lesto nel deviare il pallone in rete. Al 25′ Zalayeta colpisce con la mano in piena area ma il direttore di gara, dopo un consulto con il guardalinee, lascia correre e non concede il rigore. Il Cagliari è sfortunato al 33’ e al 38’ con Foggia. Occasionissima al 41′ con Fini, palla deviata da Cannavaro che si stampa sulla traversa. Al terzo minuto di recupero il gol del pari firmato da Matri e (prima del triplice fischio finale) il colpo di testa vincente di Conti che regala la prima vittoria a Ballardini per l’inizio di una clamorosa rimonta, con tanto di salvezza matematica prima della fine del campionato.
CAGLIARI-NAPOLI 27 GENNAIO 2008