Veneti che arrivano dal ko, probabilmente inaspettato in casa della Sampdoria, i sardi dall’1-1 beffa con la Salernitana
Hellas Verona-Cagliari è gara che deve essere fondamentale per la squadra di Mazzarri. Tre giorni fa il pareggio in pieno recupero subito dalla Salernitana, che ha portato ulteriori malumori tra i tifosi. I quali, dopo il match, con toni forti ma mai senza passare il limite, hanno avuto un confronto con i giocatori dove ha assistito anche il presidente Giulini. Al Bentegodi domani sera l’avversaria si chiama Hellas, compagine che col cambio in panchina (via Di Francesco dopo la terza giornata e dentro Tudor) sta viaggiando a ritmi da zona Europa. Ma che sabato ha perso 3-1 a Marassi con la Sampdoria. Del confronto contro l’ex Simeone e compagni, ne abbiamo parlato col collega di CalcioHellas Tommaso Badia, che segue quotidianamente i gialloblù.
Che Cagliari ci si aspetta a Verona?
Senz’altro rabbioso, anche se non so quanto in fiducia: i nomi non sono quelli di una squadra fanalino di coda, però i risultati stentano ad arrivare e questo potrebbe influire sulla testa dei giocatori. Il pareggio contro la Salernitana potrebbe essere stata una mazzata terrificante ma potrebbe anche far scattare qualcosa a livello di orgoglio. Credo lo sapremo solo domani verso le 22.40, a gara finita.
La sconfitta a Marassi è stato un incidente di percorso?
Credo proprio di sì. Il Verona resta una squadra in fiducia, pur con qualcosa ancora da sistemare. Il ko di Marassi, un campo peraltro maledetto per l’Hellas, potrebbe anche servire a riportare un po’ tutti con i piedi per terra.
Con Tudor cosa è cambiato?
Si è tornati all’antico. Di Francesco aveva un modo totalmente diverso di giocare da Juric, mentre i due tecnici croati sono molto simili nel modo di concepire il calcio e questo ha restituito certezze alla squadra. Purtroppo i gialloblù peccano ancora sotto l’aspetto atletico a causa della preparazione estiva inadeguata al tipo di gioco attuale, però credo che anche quest’anno non dovrebbero avere troppi problemi a salvarsi.
I tifosi stanno di nuovo stringendosi attorno alla squadra. Con Setti ci può essere il salto di qualità che manca da troppo tempo?
Setti negli anni ha ricevuto diverse critiche per la propria gestione molto oculata delle spese, ma i risultati gli danno ragione: l’Hellas è una società sana, con i conti in ordine e che nelle ultime stagioni ha sempre sostituito adeguatamente i partenti e raggiunto l’obiettivo con ampio anticipo. Il salto di qualità può arrivare, ma si tratta di un processo lungo e articolato che passa prima dal consolidamento nella parte sinistra della classifica.
