La rete di Stato ha in mano il 100% delle gare da mandare in onda tra un anno dal Qatar. Trattative in corso
Non c’è solo l’indiscrezione odierna del Corriere dello Sport o la presenza o meno dell’Italia. La Rai, che oltre un anno fa ha preso in blocco i diritti tv per il mondiale del Qatar, starebbe rivedendo i suoi piani. Proprio nelle scorse ore ci sono state le nomine dei direttori del Tg e a breve l’ufficializzazione di Alessandra De Stefano al posto di Auro Bulbarelli a Rai Sport. Ma la rete di Stato, aldilà del calo del 25% degli introiti pubblicitari in caso di mancata qualificazione dell’Italia a Qatar 2022, sta riflettendo se cedere parte dei match delle 64 le partite dell’evento che prenderà il via il 21 novembre del prossimo anno, per chiudersi il 18 dicembre).
SKY E AMAZON IN CORSA, MEDIASET NO. L’intero Mondiale in Rai sarebbe ovviamente uno sforzo notevole, fortissimo, non solo per la programmazione, ma anche per tutta la redazione della tv pubblica. Ed ecco che si stanno valutando altre strade, ad iniziare dal sublicenziare il 50% delle partite (32) a una televisione pay. Già alcuni contatti ci sono stati invece con Sky e anche con Amazon. Fuorigioco invece Mediaset, considerata una rivale per le gare in chiaro. Non va infine sottovalutato che, asserisce il Corriere dello Sport, che la vendita di una parte delle partite del mondiale garantirebbe se non altro un rientro della metà degli investimenti, e questo permetterebbe alla stessa Rai di coprire una parte delle spese già effettuate. Non resta che attendere una decisione in merito, che non arriverà prima di aprile.