
Doppio ex di Cagliari-Atalanta, in programma stasera, Emanuele Gattelli non ha più lasciato la Sardegna: il suo parere sul match dell’Unipol Domus, in esclusiva per Calcio Casteddu
L’ATTACCANTE BAFFUTO. Romano classe 1953, Emanuele Gattelli ha giocato in Serie A e B negli anni ’70 e ’80. Uno dei protagonisti del ritorno in Serie A del Cagliari nella stagione 1978-79, di cui è rimasto nella memoria degli appassionati rossoblù un suo gol: “Quello in rovesciata alla Sampdoria, nel giorno della promozione matematica in A in un Sant’Elia pieno, resta indimenticabile e i tifosi me ne parlano tuttora“. Una terra, la Sardegna, in cui è tornato senza più andar via: “Mia moglie, che oggi purtroppo non c’è più, amava alla follia questa terra bellissima, eccezionale. Sento ancora l’affetto dei tifosi nei miei confronti“. Gattelli è diventato anche un personaggio di culto per gli appassionati di calcio vintage, per le figurine Panini in cui veniva ritratto con i proverbiali baffoni, che oggi non ci sono più.
IL MATCH. “Una brutta gatta da pelare per il Cagliari, che contro l’Atalanta avrà a che fare con un avversario forte e in crescita: non fare punti nella gara di oggi sarebbe molto pesante per i rossoblù“: l’ex attaccante rossoblù è preoccupato per la situazione e auspica che “a gennaio verranno fatti alcuni acquisti. Altrimenti la vedo molto dura“. Gattelli sottolinea anche una sua convinzione: “Non sono sicuro che Mazzarri sia riuscito a coordinarsi al meglio con lo spogliatoio“.
ANEDDOTO. Giocò nell’Atalanta tra il 1973 e il 1975: “A Bergamo arrivai molto giovane, per giocare inizialmente con la squadra juniores: purtroppo un infortunio fu un terremoto per la mia carriera e dovetti ricominciare tutto daccapo. Era l’Atalanta di Scirea e Fanna, tanto per capirci, giocatori che hanno poi fatto una grandissima carriera. Il treno fortunatamente passò una seconda volta per me e riuscii ad arrivare in Serie A con il Cagliari“, conclude Gattelli.
