Un solo successo fino ad ora all’attivo, ovvero quello in casa contro la Sampdoria, troppo poco per la qualità che ha la squadra
Stasera bisogna giocarsela alla grande, ma soprattutto vincere. Lo impongono la classifica e il momento difficile del Cagliari. Che ha già cambiato allenatore dopo la terza giornata, con Mazzarri subentrato a Semplici. I punti, dopo dieci giornate sono 6. Tradotto: ultimo posto in graduatoria. Ma tutto è ovviamente rimediabile. A patto che la squadra faccia il cambio di passo auspicabile. Che sembra possibile, ma che in realtà non c’è ancora stato.
SALTO IN AVANTI? L’occasione che capita al Dall’Ara è ghiotta. Perché, vincendo stasera ai danni del Bologna di Mihajlovic, si arriverebbe ad essere quindicesimi (agganciando a quota 9 punti Sampdoria e Venezia) e non ventesimi come in questo momento. Ma, come sempre tra il dire (in questo caso scrivere) e il fare, c’è sempre una certa distanza. Insomma tanto passa nella testa dei giocatori del Cagliari, più che dall’avversario. Mercoledì scorso contro la Roma, i rossoblù hanno giocato la migliore partita della stagione, facendo capire di iniziare ad assimilare quello che vuole Mazzarri. Che, a fine gara ha affermato che la prestazione è stata “come piace a me all’80%. Siamo stati praticamente perfetti, non meritavamo assolutamente di perdere”.
Ora bisogna confermare questo 80% e cercare di migliorarlo ulteriormente, magari anche con piccoli passi. L’importante è non fare passi indietro E, se verranno fatti, fondamentale farne il doppio in avanti. Ma, come sempre le parole le porta via il vento: ora è il momento di essere concreti. Come ha dimostrato da allenatore con Reggina, Napoli e non solo, Mazzarri. È dunque il momento che, questa concretezza, la mettano in atto anche i giocatori. Che sono quelli che vanno in campo. Nessuno escluso!