Tanto si è dibattuto nelle ultime settimane sull’inserimento di Strootman nell’impianto rossoblù. La prova contro la Sampdoria ha messo in luce un lavoro fondamentale nell’oscurità: perché l’efficacia, alla fine della fiera, è ciò che conta
PERPLESSITÀ. Un giocatore di livello internazionale, sebbene negli ultimi anni un po’ caduto in disgrazia per motivi più che altro fisici, giunto a Cagliari sulla scorta di un “ci ritroviamo in Sardegna” pronunciato dall’ex compagno romanista Nainggolan. Il belga alla fine non lo ha raggiunto nell’Isola. Eppure Kevin Strootman sta trovando la strada per ingranare nel meccanismo rossoblù, da fulcro del centrocampo affiancato soprattutto da Marin.
OSCURO, MA NECESSARIO. La prova di ieri contro la Sampdoria ha dimostrato che in fondo non conta così tanto essere visibili, oppure ricalcare l’esuberanza che l’olandese offriva in passato: conta l’efficacia. Nella vittoria colta dal Cagliari contro i blucerchiati, Strootman ha agito quasi da schermo giostrando a pochi metri dai centrali difensivi Godín e Carboni. Ha recuperato e distribuito diversi palloni: Mazzarri desidera puntare sul senso tattico e l’esperienza del giocatore oranje. Intanto la forma fisica e l’affiatamento con i compagni crescono. I sardi hanno solo da beneficiarne, nella rincorsa che li attende.