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Penna in trasferta – Bisacchi (Tuttosport): “D’Aversa deve ancora trovare un equilibrio. Mazzarri farà bene”

Domani alle 12.30 il Cagliari affronterà alla Unipol Domus i blucerchiati. Sarà una sfida nella sfida per il tecnico dei rossoblù

Cagliari e Sampdoria è sfida tra due squadre che potrebbero dire la loro in questo campionato. I sardi, che ancora non hanno vinto in campionato, attendono la compagine di blucerchiata che ha un vantaggio di 3 punti, alla vigilia della sfida valida per l’anticipo dell’ora di pranzo dell’ottava giornata, in programma alla Unipol Domus. Per capire il momento degli ospiti, abbiamo sentito il collega Marco Bisacchi, che oltre ad essere una delle voci che accompagnano quotidianamente i tifosi su Radio Sportiva, segue da vicino la Sampdoria per Tuttosport.

Come arriva la Sampdoria a Cagliari?
La Sampdoria arriva da un inizio di stagione molto complicato in termini di calendario (Milan, Inter, Napoli e Juve nelle prime sei giornate) e non fortunatissimo a livello di infortuni visto lo stop di Gabbiadini che dovrebbe rientrare proprio a Cagliari. Un paio di attenuanti per D’Aversa e per una classifica ad oggi non proprio tranquilla.

Le voci su D’Aversa sono reali o no?
In queste prime sette giornate, a mio avviso, non ha ancora trovato l’equilibrio ideale in questa Sampdoria. Lo ha ammesso lui stesso dopo il rocambolesco pari con l’Udinese. La squadra ha un gioco a tratti anche piuttosto offensivo condito dalle perle dei suoi giocatori di maggiore qualità (su tutti Candreva) ma concede davvero troppo agli avversari nella fase difensiva. C’è chi se la prende con gli errori individuali (per esempio Colley con la Juve) per giustificare i troppi gol subiti, ma io credo che gli errori in una squadra media come la Samp vadano sempre messi in conto. Secondo me sarebbe meglio un gioco un po’ più coperto, una squadra un po’ più compatta. Ferrero aveva definito D’Aversa come “un Ranieri con vent’anni di meno” in estate. Ma direi che siamo molto lontani dal fresco ex allenatore blucerchiato. Questa squadra con Ranieri aveva una solidità che per ora con D’Aversa non ha. Ergo, non so se sia giusto o meno mettere in discussione D’Aversa ma sicuramente lui deve cambiare qualcosa. E gli scontri salvezza con Cagliari e Spezia potranno dire molto sul futuro del tecnico.

Mazzarri, che in casa Sampdoria conoscete bene, cosa può dare al Cagliari?
La cosa curiosa è che era sulla panchina della Sampdoria l’ultima volta in cui i blucerchiati vinsero a Cagliari, trasferta che è quasi un tabù per i doriani. Era il 2007 e la Samp vinse 3-0 coi gol di Volpi, Caracciolo e Maggio. Corsi e ricorsi, dall’altra parte in panchina c’era quel Marco Giampaolo che poi abbiamo conosciuto molto bene anche a Genova. Dico la verità: Mazzarri si porta dietro forse un carattere non sempre morbido ma a me è sempre piaciuto molto. Quella sua Sampdoria andò in Europa il primo anno e poi in finale di Coppa Italia nell’anno successivo, perdendo solo ai rigori con la Lazio. La sua salvezza in rimonta con la Reggina dal – 11 iniziale resta un capolavoro così come le ottime cose fatte vedere al Napoli e tutto sommato non è da buttare neppure il recente settimo posto alla guida del Torino. Un mister di personalità che è molto bravo anche a studiare gli avversari di turno e a giocare tra virgolette sui loro difetti. Entrare in corsa è sempre difficile, la partenza del suo Cagliari non è stata brillante. Ma secondo me ha in mano una buona squadra e può fare bene.

Due uomini, uno per parte, che potrebbero essere decisivi….
Almeno due i nomi che mi vengono subito in mente nel Cagliari, ovvero il fresco ex Keita Baldè e João Pedro. Se quest’ultimo è abbonato alle prodezze contro la Samp (me lo ricordo bene, fu appassionante quel 4-3 di due anni fa e quella sera di dicembre ero presente alla Sardegna Arena) credo che Keita possa rappresentare un pericolo in più per i blucerchiati. Giocatore veloce ed esplosivo: credo che la Samp avrebbe dovuto fare qualcosa di più per trattenerlo la scorsa estate. Un talento forse un po’ discontinuo ma che, quando è in giornata, sa fare la differenza. In casa Samp certo c’è un Candreva in grandissima forma ma credo che qualche colpo importante possa arrivare dal capitano e simbolo della squadra, quel Fabio Quagliarella che anche a 38 anni non molla di un centimetro. Mi pare che il bomber campano sia complessivamente più centrale in questa Samp rispetto a Ciccio Caputo, che pure avrà modo per dare il suo contributo.

 

 

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