Allenatore del club partenopeo dal 2009 al 2013, lo scorso inverno ha rischiato di risedersi sulla panchina azzurra
Walter Mazzarri, a Napoli, è un idolo. Subentrato a Roberto Donadoni nell’ottobre 2009, è rimasto in Campania per quattro anni. Domenica il ritorno nel suo vecchio stadio, intitolato a Diego Armando Maradona. Oggi guida il Cagliari, ferito e famelico di punti. E il mister toscano vorrà a tutti i costi impensierire e – perché no – battere il Napoli del suo amico ed ex presidente Aurelio De Laurentiis.
CHE RICORDI! Una volta insediatosi sulla panchina partenopea, Mazzarri infila quindici risultati utili consecutivi. La prima stagione azzurra (2009/2010 ndr) si chiude con 59 punti. Negli anni a Napoli tante belle soddisfazioni: dalla vittoria della Coppa Italia (2012) alla grande prestazione maturata contro il Chelsea, battuto al S. Paolo, nell’andata degli ottavi di Champions League (2011/2012). Uno dei meriti principali dell’allenatore toscano è stato quello di valorizzare calciatori che sembravano essere in declino prima del suo arrivo a Napoli come Salvatore Aronica e Paolo Cannavaro. E che dire del lavoro portato avanti con Edison Cavani? Mazzarri lo inventa attaccante centrale ed Edi lo ringrazia con 78 gol messi a segno in tre stagioni.
IL POSSIBILE RITORNO. Indiscrezioni raccontano di un Mazzarri vicinissimo al ritorno al Napoli quando, lo scorso inverno, De Laurentiis era propenso all’esonero di Gennaro Gattuso per far spazio ad uno tra Spalletti, Sarri e Mazzarri. I tre toscani, contattati per iniziare un nuovo ciclo in azzurro, hanno però preferito aspettare l’inizio di una nuova stagione.