Come riportato da La Gazzetta dello Sport, il parametro inserito dalla Figc vede i sardi tra i sette club che non hanno raggiunto la soglia
IL PARAMETRO. C’è anche il Cagliari tra i sette club sotto la soglia limite dell’indicatore di liquidità. Questo parametro, presente nel manuale delle licenze nazionali Figc, mette a rapporto attività e passività correnti consentendo il monitoraggio dell’affidabilità di un club per il rispetto degli impegni finanziari nell’arco di un anno. A causa della crisi portata dalla pandemia questo indicatore è stato abbassato a 0,6, ma ben sette squadre di Serie A non sono riuscite a rientrare nella soglia: Genoa, Bologna, Juventus, Lazio, Roma, Sassuolo e Cagliari. Tre di queste (Roma, Lazio, Bologna) hanno fatto ricorso ai soci e alle iniezioni di liquidità dei proprietari, consentendo così uno “sblocco” del mercato. La Juventus ha invece in programma un aumento di capitale di 400 milioni da parte della proprietà (Exor) a fine 2021, dunque l’operazione Locatelli è stata architettata anche in funzione di questo. Le altre, tra cui il Cagliari, si stanno invece affidando al calciomercato per cercare liquidità.
FRENO. Finché dunque il club rossoblù non sarà riuscito a piazzare qualcuno altrove non avrà margini di manovra per la campagna acquisti in entrata. Le difficoltà nel trovare offerte adeguate per i gioielli di casa hanno di fatto bloccato il ds Capozucca e il presidente Giulini, costringendo la società a guardare unicamente agli affari low cost e ai prestiti. Da Nandez a Simeone, da Godin a Walukiewicz, fino a Lykogiannis, Cragno, Marin e Joao Pedro. C’è poco da stare sereni nelle prossime due settimane: in caso di offerte adeguate nessuno è incedibile.