Il mini-ritiro di Aritzo va in archivio: cosa resta di questi tre giorni al seguito del Cagliari di Semplici? Scopriamolo insieme
A come ALTARE. Il centrale, arrivato in rossoblù da poco, ha mostrato buona solidità fisica e compostezza. “Per me è un sogno essere qui”, ha dichiarato ieri. Si ritaglierà uno spazio?
B come BIANCU. Il centrocampista sardo, per l’ennesima volta aggregato al ritiro estivo, spera di aver convinto Semplici che ha speso parole positive su di lui. Futuro rossoblù in bilico: ancora.
C come CERRI. Il poderoso attaccante parmense, al centro di insistenti voci che lo vogliono lontano da Cagliari, non si è segnalato per avere il “piede caldo” sotto porta.
D come DALBERT. Titubante nelle prime battute, poi un pochino meglio. Da sottolineare la propensione al tackle, seppur da ripulire. Rimandato, per capire il suo peso per il Mister.
E come EVANESCENZA. Aggettivo che può essere accostato ad alcuni elementi, un po’ in ombra, su cui Semplici conta di fare affidamento. Tra questi il citato Dalbert e Walukiewicz.
F come FURIOSO. È il vai e vieni sul campo, diventato un must, di Leonardo Semplici al telefono prima degli allenamenti. Il Mister sarà preoccupato per la sua rosa?
G come GASTÓN. Pereiro, il suo sinistro e un ruolo da trequartista. Semplici ha sottolineato che si aspetta tanto da lui: “Deve essere il suo anno”. Se lo augurano anche i tifosi.
I come IRRIDUCIBILI. Nonostante le condizioni meteo non proprio favorevoli della prima metà del ritiro, non sono mai mancati i tifosi ad Aritzo: da applausi.
J come JOÃO PEDRO. Capelli rasati e biondi alla sommità, il brasiliano trotta sornione e scalda il destro per la stagione alle porte. Il Cagliari, davanti, gli chiederà ancora tanto.
K come KEVIN. Il nuovo arrivo Strootman è uomo di carattere e sostanza. Sinistro educato, personalità e qualche “strigliata” ai compagni sono doti gradite.
L come LEO. Pavoletti è ancora alle prese con qualche problemino fisico, necessita di altro tempo per recuperare la forma e soprattutto il killer instinct in area di rigore. Altruista.
M come MATE. Giovanni Simeone non se ne separa mai! Anche nelle pause degli allenamenti, è difficile vederlo senza il suo “compagno” tra le mani.
N come NÁNDEZ. La sua assenza si sente eccome, così come la presenza percepita come un qualcosa di lontano, ormai. La telenovela dell’estate rossoblù.
O come OBERT. Nota di merito al giovane difensore slovacco. Fisicamente c’è, non sbanda mai e soprattutto non si fa pregare per calciare in porta.
P come PERSONALITÀ. Cavuoti, uno della pattuglia green portata in ritiro da Semplici, è un ragazzo che sa il fatto suo. Lotta per una conferma in prima squadra.
Q come QUARANTA. Sono gli anni che, calcisticamente parlando e per l’approccio maturo a tutto ciò che lo circonda, dimostra Andrea Carboni. Un patrimonio da difendere.
R come RESPONSABILITÀ. Quella che sicuramente sente sulla pelle Luca Ceppitelli, circondato da compagni giovani in retroguardia. Chioccia del gruppo.
S come SESSIONI. La truppa rossoblù si è dedicata con piacere ai mini incontri con la tifoseria dopo ogni allenamento, soprattutto la sera, per autografi e foto ricordo.
T come TORELLO. Il più semplice e immediato modo per rompere il ghiaccio nelle sessioni e creare situazioni divertenti, cementare il gruppo.
U come UNICO. Domenico, piccolo tifoso rossoblù, è stato attivissimo nei momenti in cui la squadra (a fine allenamento) dedicava dei momenti all’incontro con i supporters.
V come VORTICI. Sono quelli, ormai storici, che possono avvolgere lo Stadio del Vento in alcuni tratti. Li conoscono bene addetti ai lavori e tifosi!
W come WALUKIEWICZ. Il giovane difensore polacco è un grande punto interrogativo. Le qualità ci sono, la consapevolezza pure. Ma a volte fa prendere dei grossi spaventi là dietro…
Z come ZERO. Come i gol subiti nel test contro l’Olbia di ieri. Diversi i tentativi contro Radunovic e Aresti, sempre sul pezzo.
Dal nostro inviato ad Aritzo Fabio Ornano