Magic Box ha incontrato gli amici e i tifosi di una vita per la presentazione del libro Storie da Bar di Luca Urgu
Gianfranco Zola ha abbracciato la sua Oliena in occasione della presentazione del libro Storie da Bar di Luca Urgu avvenuta ieri. Tanti ricordi per Magic Box che dal borgo della Barbagia ai piedi del monte Corrasi è partito per consacrarsi come uno dei calciatori italiani più forti di tutti i tempi.
IL BAR DI FAMIGLIA. “Sono cresciuto nel bar dei miei genitori (in viale Italia ndr). Ero piccolo e mi confrontavo con i grandi, a carte c’era mio nonno Ciu Puleddu che non potevi girarti che ti aveva fregato. Ma se sono sopravvissuto alle sfide a scopa con mio nonno, mi dicevo, potrei affrontare i tackle dell’avversario più duro. E imparavo“.
RIMPATRIATA CON LA TORRES. “In questi giorni ci rivedremo, ho appena sentito Bardi e come ogni anno faremo la nostra rimpatriata. Eravamo una bella squadra ma soprattutto uno splendido gruppo, e siamo ancora molto legati. Avevo l’8, il 10 a Mario Piga non glielo toccava nessuno“.
IL BAR DI BUCKINGHAM PALACE. “Niente birra, c’era the ed era un gran the, hanno delle miscele incredibili. Sono stato onorato di ricevere quel riconoscimento: per me ma soprattutto per la mia famiglia, che mi ci ha portato”.