A Coverciano conferenza stampa del centrocampista cagliaritano attualmente all’Inter, in gol venerdì contro il Belgio
A due giorni dalla semifinale di Euro 2020, Nicolò Barella ha parlato di Spagna-Italia. Lo ha fatto in conferenza stampa a Coverciano, ricordando anche il suo gol di avantieri, valso il momentaneo 1-0 sul Belgio, poi battuto a Wembley 2-1.
LE PAROLE DEL CENTROCAMPISTA. “Quella Spagna campione d’Europa, come collettivo, era un centrocampo incredibile. C’erano grandissimi campioni, mentre in questa ci sono grandi giocatori. Speriamo di fare come loro e magari anche meglio. È sempre bello ricevere tanti complimenti. Facciamo un lavoro importante per la squadra, il fulcro di tutto è il gruppo, la forza d’intenti comune. È quello che cercheremo di portare fino alla fine della competizione e negli anni. Il centrocampo è il reparto dove passa il gioco, Jorginho e Verratti sono due fenomeni e cercano di far girare la squadra. Io cerco di pensare all’inserimento. Siamo tutti titolari, non sono solo io il titolare o Locatelli solo l’alternativa. Ci sono Pessina, Castrovilli, chi è rimasto a casa per infortunio o scelte. Parlare solo di noi tre sarebbe irrispettoso ma insieme a quello dell’Inter è uno dei centrocampi più forti in cui abbia giocato. Però qui mi trovo altrettanto bene. Qui c’è rispetto tra tutti ma dentro di noi creiamo delle rivalità che ci spingono a fare meglio e poi a vincere”.
“Il messaggio di Mancini? Son cose di spogliatoio e non le faccio girare. Sono cose nostre, lo diremo alla fine. Dispiaciuto per Lukaku. Abbiamo creato qualcosa di speciale ma avrà tante altre occasioni per festeggiare. Tornando alla Spagna, hanno avuto grandi campioni che hanno ispirato tutti, come Xavi e Iniesta. Facile dire che siamo stati ispirati ma tutti quelli che amano il calcio. Io ho caratteristiche diverse, rivedermi in loro era difficile. Busquets è da tanti anni uno dei migliori al mondo, nella Spagna, nel Barcellona. C’è solo da fargli i complimenti, poi ci sono Pedri, Koke. Sarà una bella partita e cercheremo di battere il loro centrocampo e di battere la Spagna“
“Segnare un gol è sempre un’emozione. Farlo all’Europeo è ancor più bello. Per me il gol è bellissimo, aiutare la squadra è ancora meglio. Per quanto riguarda Riva, dico che è un mito, irraggiungibile, quel che farò nella mia carriera sarà bellissimo. Spero di avvicinarmi e di rendere orgogliosa la Sardegna. È stato strano, non festeggiare perché è successo qualcosa al tuo compagno, un protagonista, è stato difficile. Forza Spinazzola!. È stato il primo gol per il quale non ho esultato a fine partita. Il calcio dà tanto, ci toglie tanto, purtroppo è il nostro lavoro, la nostra passione. Non possiamo far altro che renderlo orgoglioso in altri modi e festeggiare per lui. La mia famiglia? Mi sono sempre piaciute le responsabilità. Spero di renderla orgogliosa: mi manca tanto ovviamente. Mando un bacio, sperando di festeggiare alla fine“.