Il neo presidente del Coni sardo ha parlato del momento difficile dei rossoblù: “I giocatori ci sono e prima o poi andrà meglio”
Bruno Perra, neo presidente del Coni sardo, ha affrontato svariati temi in un’intervista rilasciata a La Nuova Sardegna.
A BREVE I DELEGATI PROVINCIALI. “Devo ancora capire dove sono atterrato ma questa prima settimana mi è già servita per prendere visione delle cose da fare e di quelle da non fare. A fine settimana la prima riunione della giunta poi la nomina dei delegati provinciali, entro venerdì. Saranno persone legate allo sport, competenti, radicate nel loro territorio. Ma ancora la Regione deve decidere su province e aree metropolitane. Cinque? Otto? Dovrò regolarmi di conseguenza, magari accorpando qualche area”.
DAL BASKET AL CONI. “Certo è un nuovo ruolo, differente e ben più ampio rispetto alla gestione di una singola federazione. Anche per questo ho bisogno di tempo“.
TEMPI DI COVID. “Programmare in queste condizioni è difficile ma di sicuro da parte della Regione c’è grande attenzione. E il fatto che riparta l’Eccellenza di calcio è un segnale positivo che il Coni deve supportare e incoraggiare. Non giudichiamo chi non vuole ripartire, ma anche con otto squadre va bene. La fiammella resta accesa anche in questa maniera“.
CAGLIARI E DINAMO. “La Dinamo per risultati sportivi non può certo recriminare. Il Covid ha colpito la Dinamo e domani colpirà un’altra squadra. Fa parte del gioco. Ma anche quest’anno la Dinamo ha un’annata vincente, in campionato va benissimo nonostante i problemi e non dimentichiamo quanto sia importante il pubblico, per affetto carica e apporto economico. La Dinamo non è l’Armani, so quanti sacrifici fa. Il Cagliari? Purtroppo sembra che quest’anno non gliene vada bene una. Anche l’altro giorno con un po’ di fortuna avrebbe potuto vincere, invece ha tutti gli episodi contro. Mancano 10 partite, 30 punti in palio. I giocatori il Cagliari li ha e sono sicuro che quando ti gira male, prima o poi gira di nuovo dalla tua parte“.
