La decisione del club rossoblù di non votare all’Assemblea di Lega spacca esattamente in due il fronte delle squadre mentre il tempo passa
Ancora un nulla di fatto, con una nuova fumata nera. Un martedì inutile sul fronte assegnazione diritti tv Serie A 2021/2024. A 13 giorni dalla scadenza delle offerte, non è una bella situazione.
IL CAGLIARI SI TIRA INDIETRO. I voti a favore, che da due settimane erano stabilmente 11, sono diventati 10. Il club di Tommaso Giulini ha fatto saltare il banco, aggiungendosi al fronte degli astenuti. Una mossa che aveva l’intento di evitare lo scontro e abbassare i toni di quella che è ormai diventata (scrive repubblica.it) una battaglia tra due fronti. La scelta del presidente del Cagliari spacca esattamente a metà la Lega Serie A, con la metà delle società (Juventus, Inter, Lazio, Napoli, Atalanta, Verona, Fiorentina, Milan, Udinese e Parma) che vorrebbe chiudere subito l’assegnazione e l’altro che attende.
SCENDE DAZN E RISALE SKY. Per assegnare il bando sono necessari 14 voti, quelli che Dazn (con la sua offerta 840 milioni di euro con l’appoggio di Tim), si augurava fosse già nelle sue mani, ed invece ora un po’ più lontana, con Sky Italia in decisa risalita. Per questa telenovela, appuntamento alla prossima assemblea, che ha come termine ultimo, il 29 marzo.