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Giulini: “Ho cercato la scintilla fino all’ultimo”

Il patron del Cagliari ha dato una svolta al reparto tecnico dopo la disastrosa parentesi con Di Francesco e ora presenta gli uomini per la missione salvezza

C’è anche il presidente del Cagliari per la presentazione del nuovo tecnico e del nuovo direttore sportivo. Tommaso Giulini ritrova Stefano Capozucca nel ruolo di ds e affida al mister Leonardo Semplici le chiavi di una squadra in crisi nera. Queste le parole del presidente:

“La scelta del mister è nata da una chiacchierata settimana scorsa. Mi ha dimostrato di avere voglia, il feeling è stato immediato. Sabato abbiamo visto anche altri colleghi ma abbiamo scelto chi aveva più fame. La scelta di Di Francesco è stata decisa con Carta, era stato il motivo della nostra collaborazione perché Carli voleva Liverani. So cosa può dare Capozucca”.

“Purtroppo la storia è girata male. Per un po’ di testardaggine da parte mia abbiamo cercato la scintilla fino all’ultimo. Pensavamo potesse ripartire qualcosa, eravamo tutti convinti di rovesciare la situazione. Quando ci si crede è normale provarci fino alla fine”.

“Dopo Genova ci sono state quattro partite. Quella col Sassuolo e tre sconfitte in cui abbiamo avuto tante occasioni quanto gli avversari. Sono state partite con un alone di negatività, è stato opportuno cambiare per svoltare. La scelta l’avrei fatta prima di venerdì ma la settimana era corta”.

“Quattro allenatori in un anno? Con Maran abbiamo fatto un grande girone di andata, Zenga ha fatto bene. Siamo ripartiti da Di Francesco alla ricerca di una nuova identità ma non ha funzionato. Ripartiamo con entusiasmo da Semplici”.

“Questa è la rosa più forte dei miei sei anni ed è quella che sta facendo peggio. Ma non cercano alibi, sono consapevoli di tutto”.

“La gestione di Pierluigi Carta? Ho grande stima di lui, rimarrà qui in società, non è stato esonerato. Sarà il responsabile del settore giovanile e curerà i nostri rapporti con l’Olbia”.

Filo rosso tra la crisi di Maran e quella di Di Francesco? Una mia idea me la sono fatta. Questa squadra che rappresenta un popolo e un’isola intera fa si che i giocatori sentono questa maglia molto più che da altre parti. Vivere sull’isola, far bene per i tifosi e avere tanti sardi fuori dall’isola porta a vivere una situazione particolare nei giocatori. Quindi nei momenti di difficoltà l’aspetto mentale pesa più che da altre parti. Sia nella crisi dell’anno scorso che in quella di quest’anno c’è stato un fattore mentale come filo conduttore che adesso Semplici e Capozucca saranno bravi a rovesciare”.

“Ho sentito Andrea Cossu un paio d’ore fa. Aveva una voce squillante anche se affaticato. Sono sicuro sarà con noi per le ultime gare di campionato quando la sua presenza sarà ancora più importante”.

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