In base alle offerte arrivate in Lega Calcio le due aziende dovrebbero continuare a mandare in onda il campionato anche per il prossimo triennio
Nell’assemblea di domani i 20 club dovranno esaminare le offerte al rialzo di Sky Italia e Dazn, sui diritti domestici della serie A per il triennio 2021-2024. Giovedì, invece, in una nuova assemblea, saranno poi chiamati a esprimersi sull’ingresso dei fondi come soci di minoranza della media company della CVC.
DIRITTI TV 2021/2024. I presidenti (che avevano fissato la soglia minima di 1 miliardo e 150 milioni come base d’asta) potrebbero assegnare i diritti della Serie A, contesi in un infuocato testa a testa fra il provider inglese e il gruppo Comcast ex MurdochFra le due proposte la differenza economica è di 100 milioni, ma non saranno solo gli introiti garantiti dai broadcaster a determinare la scelta dei club: peseranno qualità di trasmissione, diffusione capillare del segnale, l’abitudine dei consumatori, il che potrebbe portare Sky alla continuità con 7 gare su 10 a giornata, di fatto come è dal 2018 ad oggi.
Dazn dopo essersi imposta nel mercato tedesco mira a diventare un punto di riferimento anche in Italia. Nella busta consegnata corre per il pacchetto misto: 840 milioni per i 7 match in esclusiva e 3 in coabitazione su Internet. Se, a questa cifra si aggiungono i 70 milioni proposti da Sky per i pacchetti non in esclusiva si raggiungono 910 milioni, cifra di poco inferiore ai 973 garantiti ora ogni anno dalle tv. Sky non può avere l’esclusiva sul web e mette sul piatto 750 milioni per garantirsi sette partite sul satellite. Domani sapremo chi l’avrà spuntata.