Un orgoglio tutto cagliaritano: Nicolò Barella si sta consacrando quale miglior giocatore italiano del momento, grazie alle sontuose prestazioni con l’Inter e il posto da titolare in Nazionale. Tre commenti d’eccezione
PREDESTINATO. “Un predestinato. Da piccolo aveva già la testa da grande. Lo incontrai per l’ultima volta qualche anno fa nella mia scuola calcio. Gli dissi di andare avanti così, perché si trovava sulla buona strada: ha seguito il mio consiglio“: grande orgoglio, quello provato da Gigi Riva, mentre parla del più importante allievo della sua scuola calcio. Nicolò Barella si sta consacrando quale miglior giocatore italiano e il Mito ne commenta le gesta per La Gazzetta Sportiva.
AZZURRO. Qualità rimarcate anche dall’attuale ct azzurro Roberto Mancini (“Gli ho detto subito che sarebbe stato in grado di segnare più gol: ha tempismo, tiro e anche elevazione”) e dal suo predecessore Arrigo Sacchi (“Barella arrivò a Coverciano tra i più piccoli e meno dotati tecnicamente. Un guerriero tutta grinta. Lui possiede le doti principali che cercavo nei miei giocatori: passione e umiltà. Non ho mai visto nessuno migliorare come Nicolò“). A Cagliari – e al club rossoblù – l’orgoglio di far parte del DNA di uno dei giovani campioni del calcio mondiale.