Il pareggio di Joào Pedro ha illuso poi tutto è peggiorato anche per l’espulsione di Lykogiannis. Il distacco dalla zona calda scende di un punto
Un 4-1 pesante subito più che nel punteggio, nella testa. Il Cagliari, non solo continua a non vincere dallo scorso 7 novembre contro la Sampdoria, ma neanche pareggia se non raramente lasciando punti preziosi per strada. La squadra parte male, facendosi, mettere sotto dall’avversaria di turno, poi riesce anche a raddrizzare la sfida (come in casa della Roma prima di Natale) ma, a differenza di quella gara crolla subito come accaduto ieri neanche 30 secondi dopo il pareggio partenopeo, e non da mai l’impressione di giuocarsela. Per fortuna oggi è iniziato il mercato invernale, che ha già portato Nainggolan. Ma il solo arrivo del centrocampista in prestito dall’Inter, per la terza volta in rossoblù, non basta e non può bastare. Servono rinforzi in tutte le zone del campo, in particolare a centrocampo e in avanti. La gara di ieri segna una bocciatura per Caligara e Pereiro. Purtroppo il non vincere porta anche il nervosismo in campo (l’espulsione abbastanza dubbia di Lykogannis) e anche da parte del tecnico. Che certamente si aspettava un campionato così difficile, nonostante un progetto diverso.
Di Francesco è un allenatore top. Certo, anche lui qualche errore lo commette da essere umano in particolare con in cambi tardivi, ma in campo i giocatori, problemi o assenze per Covid a parte, devono dare certamente di più. La classifica duce che Cragno (anche ieri tra i protagonisti) e compagni restano quindicesimi, anche se il vantaggio sul terz’ultimo posto con la vittoria del Torino e di tre lunghezze. Il rovescio della medaglia in positivo però dice distacco dal decimo posto, ancora appannaggio del Benevento (battuto in casa dal Milan) che resta inalterato a 4 lunghezze, con gli uomini di Inzaghi di scena mercoledì alle 12,30 alla Sardegna Arena.
COSA HA DETTO LA GIORNATA. Le milanesi si contendono la vetta. L’Inter batte 6-2 il Crotone e per qualche ora, è prima della classe. Ovvero fino al successo della squadra di Pioli in casa del Benevento, che continua ad essere una certezza e non più una sorpresa. Roma, 1-0 alla Sampdoria e Napoli vincente a Cagliari, blindano rispettivamente il terzo e quarto posto a – 7 e -9 dai rossoneri. Grande lotta per l’Europa League, con il Sassuolo schiantato 5-1 a Bergamo dall’Atalanta, ora ad un solo punto dagli emiliani, con una gara contro l’Udinese da recuperare. Udinese, che dopo il ko prima di Natale con il Benevento, cadono 4-1 in casa della Juventus che resta staccata (ma con il match da recuperare con il Napoli) dalla vetta. C’è un solco di tre punti tra il settimo posto della squadra di Pirlo e l’Hellas Verona di Juric che si conferma come nello scorso campionato, squadra in grado di giocarsi un posto in Europa. I veneti scavalcano la Lazio fermata sull’1-1 a Marassi dal Genoa, con Ballardini che mette in cassaforte il quarto punto in due gare sulla panchina dei liguri.
Altro buco tra i biancocelesti di Simome Inzaghi e il resto della classifica, che al 10 posto vede il Benevento di suo fratello Filippo, che precede con 18 punti di una lunghezza la Sampdoria, il Bologna di due, la coppia Fiorentina-Udinese di tre e il Cagliari (come già scritto in precedenza) di quattro punti. La zona calda è aperta proprio dai rossoblù, che precedono il Parma di due lunghezze, Il Torino, lo Spezia e il Genoa di tre, mentre il Crotone è di nuovo ultimo a quota 9.
IL PROSSIMO TURNO. Come il quindicesimo anche il sedicesimo, quartultimo del girone d’andata, si gioca tutto in una giornata. Sarà Cagliari-Benevento, su Sky Calcio) alle 12,30. Alle 15 la stessa emittente trasmetterà Atalanta-Parma, Crotone-Roma, Sampdoria-Inter, Sassuolo-Genoa e Torino-Hellas Verona. Alla stessa ora, ma su Dazn, Bologna-Udinese e Lazio-Fiorentina. Ancora Dazn Napoli-Spezia e cambio canale su Sky Calcio e anche Sky Sport, per la partitissima Milan-Juventus.
