La gara della Sardegna Arena è appena terminata: vediamo le pagelle dei protagonisti rossoblù di Cagliari-Spezia
CRAGNO: VOTO 7. Smanaccia bene al 23° sull’ex compagno Farias, salva tutto con un prodigioso balzo d’istinto. Ma sul rigore finale non può nulla.
ZAPPA: VOTO 6,5. Ha i suoi grattacapi, soffre e spende parecchio. Bravissimo a credere nella palla per l’assist a Pavoletti.
WALUKIEWICZ: VOTO 6. Un suggerimento nel vuoto, sicuro nel tackle. Sfiora il gol in chiusura di prima frazione.
KLAVAN: VOTO 5,5. Ha i segni visibili dell’ultimo infortunio al capo. In ritardo sull’ 1-0, bravo in chiusura al 75° ma causa il penalty del 2-2 a tempo scaduto.
CARBONI: VOTO 5,5. Ormai stabilmente a sinistra, spesso è fuori posizione e lascia troppo spazio agli avversari. Deve acquisire continuità.
Dal 73° TRIPALDELLI: VOTO 6. Buona difesa sulla corsia di competenza, contribuendo a portare a casa i tre punti che poi sfuggono in extremis.
MARIN: VOTO 5. Abbastanza in ombra nel primo tempo, dopo il gol ha un sussulto in inserimento. Davvero troppo poco.
ROG: VOTO 6. Imbrigliato dalla mediana spezzina, cerca la ripartenza in verticale appena può e subisce diversi falli.
OUNAS: VOTO 5,5. Cerca la giocata di prestigio, ma si piace troppo. Proverbiale il suo cambio di marcia, però si mangia un gol a porta vuota al 69°.
Dal 77° FARAGÒ: VOTO s.v.
JOÃO PEDRO: VOTO 6,5. Corre tanto. La rimette in parità con un destro vincente: esulta alzando le dieci dita per ricordare Maradona.
SOTTIL: VOTO 5,5. Primo pallone e primo sprint. Non punge su due rigori in movimento, pecca di cattiveria sotto porta. Errori che possono costare tanto.
Dall’89° CALIGARA: VOTO n.g.
PAVOLETTI: VOTO 6,5. Ritorna titolare in A dopo tantissimo tempo, sembra trottare. Ma quel gol di tacco, Leo… Tutti in piedi! Bentornato.
Dal 77° CERRI: VOTO 6. Entra molto bene in partita, facendo ciò che serve. Pure un buon pallone in profondità per João Pedro.
DI FRANCESCO: VOTO 5,5. Propone di nuovo un Cagliari decisamente a trazione anteriore, ma in mediana si soffre troppo e così pure gli esterni difensivi. Proprio la retroguardia è stato il punto debole della squadra rossoblù, frangente su cui il Mister dovrà lavorare parecchio.