Busaferro, ISS: “A Natale e Capodanno dobbiamo rinunciare a cene e feste”. La situazione aggiornata in Italia
Con l’aggiornamento di stasera, salgono a 20.730 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. 311 nuovi casi (171 rilevati attraverso attività di screening e 140 da sospetto diagnostico). Si registrano anche 5 decessi (432 in tutto): 3 donne e 2 uomini tra i 75 e i 94 anni. Le vittime: 3 residenti nella provincia di Sassari e 2 rispettivamente nelle province di Oristano e Sud Sardegna. In totale sono stati eseguiti 367.115 tamponi con un incremento di 4.189 test. 544 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+16 rispetto al dato di ieri), 73 (+2) il numero dei pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 12.502. Sul territorio, dei 20.730 casi positivi complessivamente accertati, 4.321 (+76) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 3.301 (+39) nel Sud Sardegna, 1.730 (+33) a Oristano, 3.725 (+10) a Nuoro, 7.653 (+153) a Sassari.
ITALIA. Sono 26.323 i nuovi casi di coronavirus nelle ultime 24 ore per un totale di 1.546.532. I morti sono 686 (ieri 827), 54.363 dall’inizio della pandemia. I guariti sono 24.214 in più, incremento che porta il totale delle persone che hanno superato il virus dall’inizio dell’emergenza a 720.861. In totale le persone positive al coronavirus in Italia sono 789.308, ieri i contagi erano 28.352. Continua a diminuire la pressione sui reparti ospedalieri: in calo sia l’occupazione delle terapie intensive (-20, per un totale di 3.762), sia i ricoveri in reparti ordinari (-385, per un totale di 33.299). Il tasso di positività (il rapporto tra casi positivi rispetto al totale dei tamponi), rimasto per alcuni giorni intorno al 12%, a stasera è 11,65%.
L’ISS AVVERTE. Il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa sull’analisi dei dati relativi all’epidemia da Covid-19 in Italia, è stato molto chiaro sul fine anno: “Sarà un Natale diverso, il primo e auspicabilmente l’ultimo grazie ai vaccini. Tutto quello che eravamo abituati a vedere a Capodanno non potrà avere corso, è inimmaginabile e incompatibile. Con questi numeri è difficile pensare a spostamenti di massa. Inoltre va detto con assoluta chiarezza che la celebrazione religiosa dovrà essere compatibile con le misure concordate già con la Cei per quello che riguarda la fede cattolica per evitare focolai e trasmissioni”.