Il presidente della UEFA è stato ospite a SportLab, l’evento che ha celebrato oggi il settantacinquesimo anniversario di Corriere dello Sport e Tuttosport
Vari i temi trattati dal presidente della UEFA Aleksander Ceferin ospite a SportLab, l’evento che ha celebrato il settantacinquesimo anniversario di Corriere dello Sport e Tuttosport. Per il numero uno del calcio europeo la Nations League, criticata nelle scorse settimane, è una e che arriverà alla fine. “La decisione di rimandare di un anno Euro 2020, l’abbiamo presa a marzo. Si è data la scelta prioritaria ai vari campionati e alle coppe europee. Tutte le federazioni hanno dimostrato solidarietà . Siamo riusciti a terminare le competizioni, quindi a scelta è stata giusta”.
FIDUCIA E PROTOCOLLO. “Prima di tutto non siamo negativi, non pensiamo a scenari peggiori – ha detto ancora Ceferin – Sono certo che concluderemo i campionati e che giocheremo l’Europeo. Il dubbio è sugli spettatori, ma sono ottimista, l’ottimismo fa andare avanti il mondo. Play.off in Serie A e negli altri campionati? Spetta a ogni nazione decidere. Il sistema delle coppe ad agosto è stato stimolante, un modo interessante di gareggiare. Ma onestamente dubito che i campionati nazionali possano adottare questo formato. È dura gareggiare in testa per una stagione e poi magari essere eliminati dopo una sola partita. Il protocollo UEFA dice che con 13 giocatori si può giocare. Non sono pochi? Sono pochi, 13 giocatori non sono abbastanza. Ma anche la situazione generale è così. Speriamo che duri solo pochi mesi e poi finisca, intanto dobbiamo adattarci. Sono un problema i 13 giocatori, gli stadi vuoti, i test ogni giorno… Dobbiamo adattarci, l’alternativa è chiudere tutto. Noi questo non lo faremo, non chiuderemo”.
NO AD ALTRE COPPE E VAR. “L’idea di una Superchampions? Tra noi e leghe c’è una forte cooperazione. La cosa positiva in questa situazione è che ora – asserisce ancora il presidente della Uefa – c’è dialogo e solidarietà. La cosiddetta Superchampions è un’invenzione di alcuni club e di alcuni media anche italiani, non una nostra proposta. Sarebbe uno dei progetti più noiosi al mondo. Ne parlano due o tre club che pensano di meritare più di altri ma che in realtà vincono poco e credono che in una Superlega potrebbero risultare vincitori. Non è una discussione seria, questo tipo di idee ucciderebbero il calcio. Il VAR a chiamata? Ci sono molte proposte, su come migliorarlo. Per me la cosa più utile è che sia usato per le situazioni più controverse. La soluzione è limitare il VAR, sul fallo di mano per esempio ci sono diversi dubbi, o sul fuorigioco di 1-2 cm. E naturalmente sul portiere che magari supera la linea di pochi centimetri durante il calcio di rigore”.