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Nuovo DPCM Conte: “Proteggiamo salute ed economia. Ristori per le aziende”

Palestre, cinema e teatri di nuovo chiusi.  Stop alle 18 per bar e ristoranti che resteranno aperti domenica e festivi  

Semi-lockdown per un mese. Il Premier Giuseppe Conte, che ha firmato il nuovo Dpcm, in vigore da domani, lunedì 26 ottobre e  almeno fino al 24 novembre con misure più restrittive per cercare di contenere la nuova ondata di contagi in Italia, ha tenuto nel primo pomeriggio una conferenza stampa per illustrare le misure adottate, in un decreto definitivo  che sembra andare incontro alle richieste formulate ieri dalle Regioni, anche se non al 100%. Addio a cene fuori al ristorante, ma è salvo il pranzo domenicale. Resta, infatti, lo stop alle 18 per le consumazioni in bar e ristoranti, ma viene consentita la loro apertura la domenica e i festivi, a differenza di come riportava la precedente versione del Dpcm.

LE PAROLE DI CONTE. L’indice RT ha raggiunto la soglia critica di 1,5. Curva del contagio è preoccupante. Gli ultimi dati epidemiologici che abbiamo analizzato non ci possono lasciare indifferenti. L’analisi segnala una rapida crescita con la conseguenza che lo stress sul sistema sanitario nazionale ha raggiunto livelli preoccupanti. Il paese non può più permettersi un lockdown generalizzato come a marzo. Necessario introdurre misure più restrittive. Entreranno in vigore a mezzanotte e resteranno in vigore fino al 24 novembre. Dobbiamo fare il possibile per proteggere salute ed economia. Di qui la necessità di misure più restrittive. La chiusura di teatri, sale concerto e cinema è stata una decisione particolarmente difficile, tra le altre. Bisogna muoversi solo per motivi di lavoro, salute e necessità e raccomandiamo di non ricevere a casa persone che non facciano parte del nucleo familiare”.

“Nel paese c’è stanchezza, rabbia, frustrazione, e crea diseguaglianze. Non mi piace fare promesse ma prendo impegno a nome del governo: sono pronti gli indennizzi per coloro che saranno penalizzati dalle nuove norme. Verrà cancellata seconda tassa Imu , confermata cassa integrazione e offriremo ulteriore mensilità del reddito d’urgenza. Speriamo di vivere il Natale con maggiore serenità e con il vaccino, da dare subito ai soggetti fragili e agli operatori socio-sanitari. Ce l’abbiamo fatta ad aprile, un Paese che è grande una volta deve essere grande sempre. Stringiamo i denti ora per tornare a respirare a dicembre“.

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