Sono passati già due anni dalla catastrofe del crollo del ponte Morandi. L’ex portiere, ora Vigile del Fuoco, può raccontare le sue emozioni
Era il 14 agosto del 2018 e tutta l’Italia dovette abbassare lo sguardo e stringersi attorno alla città di Genova e a decine di suoi figli strappati alla vita dopo il crollo del ponte Morandi.
Momenti terribili, dai video dell’accaduto, fino ai soccorsi. Chi oggi può raccontare perchè sopravvissuto, è Davide Capello.
Per chi ha una ferrea memoria intorno alla storia rossoblù, il trentaseienne che oggi lavora come Vigile del Fuoco, nonchè preparatore dei portieri del Savona, ha vestito la maglia rossoblù come secondo portiere nella stagione 2003/2004.
Nel mese di novembre, causa infortunio di Armando Pantanelli, il buon Davide giocò due partite contro Venezia ed Albinoleffe.
La sua carriera non proseguì nell’olimpo del calcio e ben presto si dedicò al suo sogno di salvare vite umane. Ma due anni fa il suo destino sembrava segnato: la sua auto che precipita per svariati metri, il suo sangue freddo che gli ha consentito di uscire dalla sua auto ridotta ad un cartoccio e ricevere i soccorsi. La forza dell’ex portiere proveniente da Nuoro.