Pur riconoscendo le difficoltà il tecnico del Cagliari non giustifica l’approccio del match perso 2-1 al Bentegodi contro l’Hellas Verona nel recupero
Si può perdere ma giocando e non regalare i primi 20/25’ agli avversari. l’esordio in panchina Zenga non lo ha vissuto come avrebbe voluto. Il ko per 2-1 a Verona contro l’Hellas di Juric, va valutato attentamente.
LE PAROLE DI ZENGA. “Non puoi iniziare una partita e prendere subito un tiro dopo cinquanta secondi. Sui due gol ci sono situazioni che vanno riviste, soprattutto sul secondo, in cui c’è stato un errore del singolo”.Siamo partiti male, abbiamo subito un tiro in porta. Non abbiamo preso le misure giuste e siamo andati sotto. Poi la cosa positiva è che l’abbiamo tenuta viva fino alla fine. Dobbiamo assolutamente Nell’approccio, bisogna essere meno passivi. Abbiamo chiuso male gli spazi, aspettando troppo. C’erano defezioni importanti, ci sono stati errori individuali, ma dopo la squadra si è svegliata. Ma le partite iniziano al primo e finiscono al novantesimo. Il possesso palla deve essere meno lungo, meno orizzontale”.
CIGARINI. “Nel secondo tempo abbiamo cambiato sistema, cercando di creare qualcosa. Ma siamo arrivati troppo statici in difesa. Quando sei in superiorità numerica a volte è meglio aumentare la presenza a centrocampo per avere il dominio lì. Quando stavamo per sostituire Cigarini è stato espulso: essendo già stato ammonito volevamo toglierlo. La prospettiva è chiara: martedì hai già una partita. Il vantaggio e lo svantaggio di giocare sempre è che devi archiviare subito. Avrei voluto un esordio differente, ma va bene lo stesso. Ora testa a martedì. Contro la Spal non dobbiamo regalare nulle e vincere”.