Arrivato a Cagliari giovanissimo, l’attaccante colombiano è stato protagonista di un’incredibile parabola discendente dopo gli ottimi esordi
TRENTA. Un attaccante velocissimo, subito paragonato al grande David Suazo di cui sembrava destinato a raccogliere l’eredità. Victor Ibarbo è stato tra il 2011 e il 2015 uno dei giovani più interessanti della Serie A, salvo poi perdersi dopo il suo passaggio alla Roma. Non una meteora però, visto che a Cagliari per tre stagioni e mezzo è stato un pezzo pregiato della rosa, mostrando un ampio potenziale che ha finito per rimanere inespresso dopo l’addio. In Sardegna poi c’è stato un fugace ritorno nel 2017 dopo le disastrose avventure con Watford, Atletico National e Panathinaikos, per poi trasferirsi in Giappone al Sagan Tosu e infine al V-Varen Nagasaki, squadra della serie cadetta nipponica. Un rimpianto per il calcio italiano, ma soprattutto per la sua Nazionale, con la quale è sceso in campo 15 volte tra il 2010 e il 2015. Sembrano passati secoli dalle sue sgaloppate al Sant’Elia, ma oggi Ibarbo compie appena trent’anni.