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Sibilia e Cadoni: “Ripartenza Dilettanti difficile, decisione a breve”

Il presidente della LND nazionale è stato intervistato da L’Unione Sarda, quello della Sardegna da La Nuova. Ma il loro pensiero combacia sullo stop definitivo

“Più passa il tempo, più è difficile che i Dilettanti possano tornare in campo”. La frase è di Cosimo Sibilia, numero uno della LND da tre anni, vicepresidente della Figc e deputato di Forza Italia. Ma è di fatto lo stesso del presidente della FIGC Sardegna, Gianni Cadoni. Il primo è stato intervistato da L’Unione Sarda, il secondo da La Nuova Sardegna. Entrambi ammettono che il Covid-19 ha dato forse la mazzata definitiva ai campionati cosiddetti minori e, purtroppo, 3.000 società rischiano di scomparire in assenza di sostegno. Ora sta arrivando il momento delle decisioni: per gli aiuti qualcosa si starebbe muovendo, ma per la ripresa dei campionati dalla Serie D in giù resta più di un’incognita.

LE PAROLE DI SIBILIA A L’UNIONE SARDA. “Subito dopo il Consiglio federale, che spero venga convocato al più presto quello direttivo, dopo quello rinviato dell’8 maggio. In quella sede otterremo delle indicazioni che poi trasferiremo ai nostri territori in seguito al confronto con tutti i Comitati regionali della Lega Nazionale Dilettanti. Ho sempre coltivato la speranza di poter concludere la stagione in campo, ma allo stesso tempo non ho mai nascosto le difficoltà per le nostre società di attuare le misure di sicurezza richieste dall’emergenza sanitaria. Il tempo sta passando inesorabilmente e credo sia quasi impossibile per i Dilettanti pensare di tornare a giocare. Sardegna? Sono convinto che il Comitato regionale guidato da Gianni Cadoni saprà intercettare le istanze dei club e che, in sinergia con le amministrazioni, riuscirà a trovare delle soluzioni in grado di sostenere il movimento regionale. Senza dimenticare che la LND farà la sua parte: da quando ne sono alla guida l’attenzione al territorio è sempre stata massima”.

E QUELLE DI CADONI A LA NUOVA SARDEGNA. “Difficile che la stagione possa riprendere – è il pensiero del numero uno della FIGC sarda a La Nuova Sardegna – Il desiderio della Lega dilettanti era quello di finire i tornei. La nostra idea quando li abbiamo sospesi era farli ripartire il 22 marzo a porte chiuse, ma poi è arrivato il decreto del governo che ha bloccato tutto. I protocolli  dovrebbero arrivare nel giro di qualche giorno. Il Consiglio federale dovrebbe riunirsi in settimana e darà le direttive. Personalmente ho forti dubbi che si torni a giocare. L’aspettato sanitario è fondamentale, è nostro dovere tutelare la salute di tutti i tesserati. La Lega dilettanti convocherà un consiglio straordinario e urgente. Se la decisione sarà quella di sospendere la stagione, in quella circostanza si deciderà tutto, promozioni e retrocessioni comprese. In Sardegna abbiamo disputato due terzi della stagione. In una situazione eccezionale anche lo nostre decisioni lo saranno. In Eccellenza la prima in classifica potrebbe essere ammessa alla serie D, per il resto è tutto da valutare”.

 

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