Il tecnico del Cagliari ha trascorso parecchio tempo in compagnia di Federica Masolin e Stefano De Grandis: “Il sistema di gioco dipende dai calciatori”

Oggi è il giorno di Walter Zenga. Intervistato da Sky Sport 24, l’Uomo Ragno ha riavvolto il nastro della sua carriera.

BERGOMI SU ZENGA. “Sulla chat di whatsapp di Italia ’90 sta ricevendo una marea di auguri. In camera era insopportabile, non potevo far nulla perchè aveva il sonno leggero. Cosa mi sorprendeva? Se aveva dei problemi giocava meglio. Incredibile“.

IL RAPPORTO CON PAGLIUCA. “Io e lo zio Bergomi siamo interisti da una vita. Senza nulla togliere a Gianluca o agli altri, la mia storia e quella – per esempio – di Totti o Maldini è diversa. Qui parliamo di bandiere. Detto ciò, tecnicamente, è stato giusto che Pagliuca abbia preso il mio posto“.

INTER DA AVVERSARIO. “La primissima volta fu difficile. Parliamo di Inter-Catania (nella panchina nerazzurra c’era Mourinho ndr). Poi tornai a San Siro con il Palermo. Ma l’emozione più grande è stata quando ho preso un punto con il mio Crotone“.

LE IDEE. “Oggi ci sono bravissimi tecnici con idee brillanti. Non bisogna scordarsi, tuttavia, che dobbiamo essere sempre attenti alle qualità dei calciatori. Le mie squadre? Non mollano mai“.

DELTAPLANO O UOMO RAGNO? “Sono due bei soprannomi. Deltaplano lo ricordo con piacere perchè coniato dal grandissimo Gianni Brera“.